L’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha deciso di sospendere il suo lavoro operativo presso il centro per i rifugiati di Tripoli, capitale della Libia. La dura scelta è stata comunicata nella serata di ieri, avanzando come motivazione il timore connesso “alla sicurezza e la protezione delle persone presso la struttura e i suoi partner nel mezzo del peggioramento del conflitto in Libia”. Poco prima è arrivato il duro commento dell’inviato speciale dell’Onu in Libia Ghassan Salamè che, parlando in videoconferenza al Consiglio di Sicurezza, ha denunciato le continue violazioni degli impegni assunti a Berlino. “La tregua regge solo di nome”, ha detto Salamè. Oggi a Palazzo Chigi vertice per discutere modifiche agli accordi con la Libia.
L'Unhcr lascia Tripoli
per problemi di sicurezza
La scelta arrivata ieri
Inviato ONU in Libia: "Tregua non c'è"
Vertice a Palazzo Chigi sulla Libia
31 Gennaio 202056