NAPOLI – La zona flegrea continua a scuotersi. Una nuova scossa di magnitudo 4.0 si è registrata alle 22.08 di lunedì 3 ottobre con epicentro in zona Pisciarelli, al confine tra i comuni di Napoli e Pozzuoli, a 3 km di profondità. Alle 4 poi la terra ha continuato a tremare registrando una nuova scossa di magnitudo 2.2. Attimi di paura per i cittadini che si sono riversati in strada decidendo, in alcuni casi, di passare la notte fuori. Il terremoto ha provocato la caduta di alcuni calcinacci, soprattutto nell’area di Agnano, ma nessun danno significativo è stato registrato, come confermato dalla Protezione Civile. Le verifiche di stabilità degli edifici, sia pubblici che privati, sono andate avanti tutta la notte e questa mattina due famiglie sono state fatte sgomberare nella zona occidentale di Napoli a seguito dei controlli tecnici degli appartamenti.
Il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione ha rassicurato: “Siamo in monitoraggio costante sul territorio. Capisco la paura ma dobbiamo imparare a non cedere ad essa – ha detto -, altrimenti vivremo danni peggiori di quelli dello sciame sismico ancora in corso”.
Intanto Roberto Isaia, dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha dichiarato: “Le energie in gioco stanno aumentando, ma non c’è ancora nessun segnale di risalita del magma in superficie, anche se non si può escludere che a diversi chilometri di profondità non ci sia qualche movimento di piccole quantità di magma”.
A Napoli il Comune ha istituito una task force costituita da tecnici funzionari delle singole Municipalità che sta effettuando un monitoraggio continuo sulle condizioni delle scuole.
”Quella dei Campi Flegrei è un’area che è costantemente sotto controllo ed è sotto controllo perché è molto instabile – ha fatto sapere il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin -. Contro gli sciami sismici dobbiamo essere pronti qualora dovessero verificarsi situazioni più gravi.