ROMA – A tre giorni dalla scomparsa di Maurizio Costanzo – morto all’età di 84 anni a Roma – il 27 febbraio, alle ore 15, verranno celebrati i funerali nella Chiesa degli artisti a Piazza del Popolo, nel centro della capitale. L’ultimo saluto al grande giornalista, conduttore, autore e sceneggiatore che rivoluzionò il mondo della televisione italiana.
È stato il primo a promuovere, in seconda serata, i talk show di matrice statunitense, riadattandoli al pubblico. Con il “Maurizio Costanzo show”, ha avuto la capacità di far sedere attorno a un tavolo personaggi con idee, visioni politiche e culturali differenti, permettendo ad ognuno di loro di confrontarsi con rispetto ed equilibrio. Ha posto l’accento sulla differenza, non come debolezza ma come punto di forza. Il suo attivismo contro le organizzazioni criminali e la sua amicizia con il giudice Falcone lo hanno reso uno degli obiettivi delle cosche mafiose. L’attentato subito il 14 maggio 1993, tuttavia, non lo ha fermato e, con caparbietà, ha continuato la sua carriera all’insegna dell’informazione e dello spettacolo.
I messaggi di cordoglio sono stati molti. Le persone dello spettacolo lo hanno ricordato con profonda commozione. Fiorello nell’anteprima di Viva Rai2, si è rivolto direttamente al giornalista: “Ciao Maurizio, grazie di tutto”. Con queste parole ha intonato, commosso, “Se telefonando”; canzone che lo stesso Costanzo scrisse per Mina nel 1966. “La canterò per dirti ‘Grazie Signor Costanzo’” afferma, dedicando le note anche alla moglie Maria e ai figli. Non sono mancati messaggi dal mondo politico. “Ci lascia l’eredità di un grande giornalismo capace di dialogare con tutti” ha affermato la premier Giorgia Meloni.
