BRUXELLES – Fare di più per la difesa e, soprattutto, nell’immediato. L’obiettivo dell’Unione europea, sul conflitto tra Russia e Ucraina, è chiaro. Nell’ultimo incontro del Consiglio europeo i 27 trovano un accordo per utilizzare i profitti degli asset russi congelati per l’acquisto di nuove munizioni. Una mossa vitale per Kiev, in un momento complesso, con il Cremlino che minaccia serie conseguenze. E Stoccolma avverte: “L’Ue si prepari ad una guerra prolungata con la Russia”.
La mossa dell’Ue e la risposta del Cremlino
Dopo più di due anni dall’inizio del conflitto, infatti, non si intravedono spiragli di pace. Al contrario, cresce la paura – in particolare dell’Unione europea – di uno scenario futuro ancor più cruento. Anche alla luce delle pressioni francesi di inviare soldati al fronte. Mentre il Fondo Monetario Internazionale approva 880 milioni di aiuti per l’Ucraina, al Justus Lipsius i 27 membri lavorano per trovare soluzioni. L’obiettivo è evitare che l’Ucraina possa essere inghiottita dalla Russia. E nonostante la posizione del presidente ungherese Viktor Orban – che si è ufficialmente “complimentato” con il presidente russo Vladimir Putin per la sua rielezione – si arriva poi a un’intesa per il nuovo strumento di assistenza militare all’Ucraina. Utilizzare i profitti degli asset russi per comprare armi e munizioni a Kiev per un totale di 5 miliardi di euro. Una strategia che irrita il Cremlino: “Se l’Unione europea deciderà di espropriare i proventi dai capitali russi congelati in Europa per utilizzarli a favore di Kiev ciò avrà conseguenze molto serie”, minaccia il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Le reazioni internazionali
Lo scatto dell’Unione arriva soprattutto dopo le valutazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Vi ringrazio per gli aiuti militari, ma le munizioni sono una questione vitale ed è umiliante per l’Europa la scarsa fornitura: potete darne di più ed è fondamentale dimostrarlo ora”, ha dichiarato. Intanto, il ministro degli Esteri svedese Tobias Billstrom – in un’intervista a Deutsche Well – mette in guardia l’Europa da una possibile guerra prolungata con la Russia. “Dobbiamo trovare una formula per ottenere un sostegno a lungo termine per l’Ucraina – ha dichiarato Billstrom – sia finanziariamente che militarmente”. Rilevante anche la reazione della Cina che invoca una riconciliazione. “Crediamo che ripristinare la pace sia il compito più urgente”, ha affermato il rappresentante speciale per gli affari eurasiatici Li Hui.
Nuovi dazi sui prodotti agricoli russi
Tra le altre mosse la Commissione europea ha formalizzato la proposta di introdurre dazi maggiorati sulle importazioni di prodotti agricoli russi, in particolare sul grano. “Un altro chiaro esempio di concorrenza sleale”, ha sottolineato sempre Peskov. Per il portavoce del Cremlino a soffrirne di più, però, saranno proprio i consumatori europei.