ROMA – Nel 2024 una maxi operazione di recupero da evasione fiscale ha gonfiato le casse dello Stato, con la somma più alta di sempre. Nel tesoro pubblico sono confluiti 26,3 miliardi, registrando un aumento del 6,5% rispetto all’anno precedente. Se si considerano anche gli introiti non eraliali la cifra cresce fino a 33,4 miliardi, di cui quasi l’80% detratti dell’evasione fiscale.
I risultati sono stati presentati dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Vincenzo Carbone, che celebra anche la crescita delle somme versate direttamente dai cittadini, che sale a 587 miliardi nel medesimo anno (+8%). “Si tratta di un fenomeno strutturale, riusciamo a far crescere il gettito spontaneo”, commenta Carbone.
La maggior parte della somme recuperate proviene principalmente da attività ordinarie, che hanno raccolto 22,8 miliardi di euro. Di questi, 12,6 miliardi sono stati versati dai contribuenti dopo aver ricevuto un atto dall’Agenzia delle Entrate; 5,7 miliardi a seguito di una cartella, mentre 4,5 sono stati ricavati da attività di promozione della compliance.
Un trionfo, secondo il governo, nella lotta all’evasione. “Questi valori, ancora una volta smentiscono le speculazioni e le polemiche strumentali della sinistra che non perde occasione di parlare di un governo che ammicca agli evasori”, dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Saverio e capogruppo in commissione Finanze Saverio Congedo. Con l’azione del governo Meloni e con il nuovo approccio del viceministro Leo abbiamo avviato una riforma improntata sulla concezione di un fisco amico e non vessatorio”.
Nello stesso anno crescono di due miliardi anche i rimborsi fiscali, raggiungendo una quota di 24,2 miliardi, di cui quasi 21 miliardi sono stati concessi alle imprese, mentre tre miliardi alle famiglie. Un risultato significativo, in quanto come spiega Carbone da una parte “consentono alle imprese di sostenersi con proprie risorse, senza ricorrere alla finanza esterna e consentono alle famiglie di reimmettere nel circuito nuove risorse”.