LOS ANGELES – A solo un mese dal vasto incendio di dicembre, la città di Los Angeles brucia ancora. Interi quartieri sono stati rasi al suolo dalle fiamme e in poche ore decine di migliaia di persone sono state costrette a una fuga per evitare di morire nel fuoco. Nessun allarme ufficiale è stato diramato per l’incendio, partito da una collina la mattina del 7 gennaio, poche ore prima che le fiamme avvolgessero gran parte della città.
L’area più colpita è quella di Pacific Palisades, ma anche a Santa Monica il fuoco ha divorato diversi edifici. Nonostante l’allerta rossa attiva, per milioni di persone nelle contee di Los Angeles, Ventura e Orange la fuga è caotica. Sono 40mila le persone evacuate, circa 12 km quadrati di aerea devastati dall’incendio. Nelle ultime ore la situazione sembra essersi aggravata a causa del forte vento che, oltre ad alimentare l’incendio, ha abbattuto alberi e costretto alla chiusura di importanti arterie stradali in diverse zone. “Non riusciamo a contenere i roghi” hanno fatto sapere i soccorritori.
Biden: “Farò tutto il possibile”
Il sindaco della città, Karen Bass, ha annunciato che è stato dichiarato lo stato di emergenza. Ha ringraziato i vigili del fuoco quanto fatto nelle ultime ore, precisando che “l’amministrazione sta lavorando senza sosta per affrontare questa emergenza”.
Tante le famiglie sfollate a cui la città di Los Angeles fornendo riparo e assistenza. In California, nelle stesse ore dell’incendio, anche il presidente degli Stati Uniti Joe Biden che ha approvato l’utilizzo di fondi federali per sostenere le aree colpite. “L’amministrazione farà tutto il possibile per sostenere la risposta dello Stato della California a questi incendi” ha fatto sapere il presidente.
Le parole degli esperti
Secondo quanto detto da esperti consultati dal Los Angeles Times, il peggio di questo incendio deve ancora arrivare. Diversi aerei antincendio sono stati impiegati nelle ultime ore per domare le fiamme.