Un messaggio Facebook dal Giappone a un club giovanile di basket di Gorizia rivela che sulla sua squadra Under 20 ci sono scommesse internazionali. Sembra assurdo, eppure non è l’unico caso. Esistono puntante da varie parti del mondo sulle gare dei minori che giocano a basket nei campionati regionali italiani ed è un fenomeno che coinvolge anche gli Under 18. Lo spiega Roberto De Ponti in un articolo su Il Corriere della Sera di oggi.
Dal 2014 è stato liberalizzato il palinsesto degli eventi su cui è possibile scommettere e gli operatori si sono lanciati su qualsiasi manifestazione sportiva. Più eventi significano più scommesse, quindi più soldi. Da qui le puntante in tempo reale su partite poco più che amatoriali, con poche decine di spettatori sugli spalti. Ci sono vari siti noti che lo permettono, come bet365, Snai e Bwin. Il primo ieri offriva la possibilità di puntare su tredici partite di questo tipo.
Gli scommettitori possono andare su queste “pagine live” e quotare le partite, con analisti che in tempo reale inviano in diretta i punti realizzati. I vecchi bookmakers non sono sulla stessa linea e pensano che “live” del genere siano eticamente e praticamente sbagliati. Infatti sono convinti che spingano a scommesse compulsive poco controllabili, con possibili truffe e illeciti.
La Federbasket si sta già muovendo, con un’indagine su tutte le scommesse, ma non solo. Il presidente Gianni Petrucci ha annunciato al Corriere: “D’intesa con il Coni, vogliamo presentare al governo una proposta perché avvii l’iter per una legge che vieti le scommesse sui campionati giovanili. In Danimarca funziona già così”.
Non è chiaro se questa mossa possa bastare a risolvere il problema. Di certo è auspicabile che il governo e il Parlamento si pronuncino, regolarizzando un mondo che appare oscuro.