Dopo il via libera di venerdì alla costruzione dello stadio della Roma a Tor di Valle, Virginia Raggi e i proponenti si dicono fiduciosi e si augurano di vederlo finito nel 2020. La questione però continua a tenere banco nella Capitale tra polemiche, quelle mosse dall’ex sindaco Marino, avvertimenti, quelli dell’assessore Michele Civita, e ulteriori richieste, tra cui spicca quella di Lotito per la costruzione di uno stadio anche per la Lazio.
L’assessore alle Politiche del Territorio e alla Mobilità, Michele Civita, assicura che vigilerà personalmente su iter amministrativo, impegni finanziari e opere pubbliche. “Su questi punti attendiamo chiarimenti. Il sindaco finalmente ha capito che lo stadio era una priorità dei romani. Ora Virginia Raggi garantisca l’esecuzione delle opere pubbliche”, fa sapere in una nota. Analoga la presa di posizione del Codacons, che valuterà “il progetto dello stadio e anche la possibilità di impugnarlo davanti al Tar”, affinché il progetto sia realmente utile ai cittadini e non rappresenti solo un introito per i costruttori.
È proprio su questo punto che si scaglia duro Marino che, con la precedente amministrazione, aveva bocciato il progetto proprio perché, così fatto, non era di interesse pubblico, ma esclusivo per i costruttori. Dure quindi le accuse dell’ex sindaco a «Faccia a faccia», il programma che va in onda su La7 domenica sera. “Quello che viene a mancare completamente sono tutte le opere pubbliche. Come ci si andrà allo stadio? Tutti incolonnati sulla vecchia via del Mare, questo è quello che accadrà – continua Marino – perché viene cancellato il ponte pedonale, quello che collega l’autostrada Roma-Fiumicino con la via del Mare”.
La sindaca sembra ignorare le critiche del suo predecessore, ma dello stadio scrive sul sito del Comune: “Una parte degli edifici coinvolti nel progetto – annuncia – sarà destinata ad attività socio-culturali da definire insieme ai cittadini. Abbiamo rivoluzionato il progetto e lo abbiamo trasformato in una opportunità per la città. Grazie all’impegno di questa amministrazione la Capitale avrà uno stadio fatto bene, moderno, ecocompatibile e rispettoso dell’ambiente”. Scrivendo così, la sindaca risponde indirettamente a Marino, ribadendo di essere riuscita a garantire a Roma un impianto che sarà costruito nel rispetto della legge. Ma quando sembra che sia tutto risolto – è previsto per oggi che gli uffici del Campidoglio comincino a lavorare alla delibera per la convalida del progetto – per la Raggi arriva una nuova gatta da pelare. Infatti il presidente biancoceleste Claudio Lotito si augura che la sindaca applichi la “par condicio” nei confronti degli innumerevoli tifosi della Lazio e consenta la creazione del nuovo impianto anche per loro. La partita, insomma, continua.