Lo spread Btp-bund continua a salire. Dai 312 punti base di questa mattina, il differenziale tra btp e bund tedeschi arriva a sfiorare i 318 (con rendimento del titolo decennale pari al 3,51%),. Anche il differenziale di rendimento fra la Grecia e l’Italia è ora al livello più basso dall’ottobre del 2009, con 65 punti. Intanto, il Tesoro vende tre miliardi di euro del nuovo Ctz novembre 2020 (buono del tesoro a 24 mesi) e 996 milioni del Btp indicizzato maggio 2018, facendo balzare i rendimenti in asta di entrambi i titoli, raggiungendo il 2,34% per i Btp e l’1,636% per il Ctz. Risveglio amaro anche per i mercati azionari europei. Pesano i timori sulla crescita globale, il braccio di ferro commerciale tra Stati Uniti e Cina, le preoccupazioni sulla Brexit e le turbolenze italiane dopo il monito di Mario Draghi.
Parigi perde quasi il 2%, Francoforte, Londra e Milano (Ftse Mib -1,4%) perdono circa il punto e mezzo percentuale in attesa che Standard & Poor’s comunichi la probabile revisione del suo rating sull’Italia. In Piazza Affari male Carige (-4%), Ubi banca (-3,4%), Mps (-1%), Unicredit (-1,5%) Leonardo, Mediobanca e Saipem (-3,3%). Fca perde il 2,3%, Mediaset e Tim circa un punto percentuale. Atlantia si attesta sullo 0,6%. In positivo Eni (+ 0,1%), aiutata dai conti sui primi nove mesi dell’anno, con un utile netto in rialzo del 118% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Bene il risveglio asiatico, male la chiusura: Tokyo apre in rialzo (+ 0,72%), e chiude in negativo (- 0,19%); Shanghai in positivo con il + 0,27%, Shenzhen con lo 0,65%. In calo anche il petrolio: i contratti sul greggio Wti con scadenza a dicembre passano di mano a 66,63 dollari a fronte dei 67,33 dopo la chiusura di Wall Street. Cede anche il Brent a 76,26 dollari.