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L’Italia torna a casa, tifosi delusi. Prandelli e Abete si dimettono

di Alberto Gentile25 Giugno 2014
25 Giugno 2014

la-delusione-dei-tifosiGiovani, famiglie e turisti. Tutti a tifare Italia ieri a Roma, in piazza Madonna di Loreto, davanti al maxischermo come in tutte le città della Penisola. In migliaia si erano dati appuntamento alle 18 e avevano riempito la piazza con le bandiere tricolore. Hanno incrociato le dita fino all’ultimo ma nulla: gli azzurri sono fuori dal mondiale e per la seconda volta consecutiva abbandonano la competizione ai gironi.
“Azzerati”. Questo il titolo proposto quest’oggi dal Corriere dello Sport, quotidiano sportivo. Zero come i gol segnati dall’Italia nelle ultime due partite, un dato sconcertante per la nazionale quattro volte campione del mondo.
“Azzurri a pezzi” titola invece La Stampa commentando la pessima prestazione della nazionale. Prandelli e Giancarlo Abete, presidente della federazione italiana gioco calcio, hanno deciso di dimettersi. Dimissioni irrevocabili.
Abete assicura che continuerà a svolgere il suo ruolo di politica sportiva come vicepresidente Uefa e membro di Giunta Coni. “Avrò l’occasione di aprire la mia rubrica e rispondere ai tanti gufi e uccelli del malaugurio” ha dichiarato.
L’ormai ex commissario tecnico della nazionale, invece, aveva firmato a maggio il rinnovo del contratto fino al 2016, ma al termine della partita, dopo essersi assunto le colpe della disfatta, ha deciso di lasciare la guida della nazionale. “Il progetto tecnico è responsabilità mia, così come l’organizzazione e la preparazione, se non abbiamo avuto occasioni da gol è perché abbiamo dei limiti tecnici che non sono strutturali ma di qualità, mi assumo tutta la responsabilità” ha spiegato Prandelli.
Anche il capitano Buffon non cerca alibi: “E’ il giorno di un fallimento”. L’ottimo esordio con l’Inghilterra aveva illuso un po’ tutti, ma forse l’Italia aveva solamente incontrato una squadra poco in forma.
Intanto Fiorello e Baldini, su radio1, hanno passato in rassegna i protagonisti con battute a raffica. Dalla parodia del commentatore Beppe Bergomi alla finta intervista al presidente della Figc, Abete.
Adesso si dovrà ripartire con un piano che punti a Euro 2016, e la nazionale italiana dovrà cercare un nuovo commissario tecnico. I candidati che al momento sembrano essere in prima fila sono Massimiliano Allegri e Roberto Mancini. Tecnici che solitamente richiedono stipendi elevati che la Federcalcio non può permettersi. Il nuoto c.t. dovrà affrontare anche il tema del possibile cambio generazionale, e con l’addio sicuro di Pirlo, il futuro selezionatore degli azzurri non avrà un lavoro facile.

 Alberto Gentile

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