“Al termine della guerra, l’unità del popolo italiano consentì la rinascita morale, civile, economica, sociale della nostra nazione. La stessa unità che ci è richiesta, oggi, in un momento difficile per l’intera comunità”. A parlare è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, attraverso la nota pubblicata per il settantaseiesimo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, quando 335 italiani furono trucidati per una rappresaglia nazista durante la seconda guerra mondiale.
Il Capo dello Stato ricorda i martiri della guerra, mentre quasi in contemporanea, Papa Francesco da manda un messaggio per i martiri di questi giorni: medici, infermieri e sacerdoti che “hanno preso il male perché erano al servizio degli ammalati”, dice il Santo Padre.
Sono i giorni del Coronavirus, la cosa più vicina alla guerra che l’Italia ricordi, e i parallelismi tra conflitto e epidemia sono molti.
In questi momenti di crisi per il Paese non sono mancati ,da parte del Quirinale, gli appelli alla coesione. La stessa unità di intenti che Mattarella si è prodigato per favorire anche in seno alla politica, durante tutta la giornata di ieri, quando ha reso di fatto possibile l’incontro a Palazzo Chigi tra le forze di maggioranza e quelle di opposizione.
Il giro di telefonate tra il Presidente della Repubblica, quello del Consiglio, Giuseppe Conte, e il leader della Lega, Matteo Salvini, ha fatto sì che nel tardo pomeriggio di ieri le principali voci politiche del Paese si unissero per provare a impostare una linea comune per fronteggiare l’emergenza sanitaria e economica causata dal Coronavirus.
L’incontro
Alle ore 20 comincia la riunione. Attorno a un grande tavolo, mascherine in volto e distanza di sicurezza rispettata, ci sono le stringate delegazioni politiche del governo.
Le richieste delle opposizioni per contenere il virus riguardano maggiori risorse per l’assunzione del personale medico, l’acquisto di macchinari sanitari per gli ospedali e dei dispositivi di sicurezza da distribuire negli istituti di ricovero per anziani, i soggetti maggiormente a rischio. Conte assicura l’arrivo in giornata di 3 milioni e mezzo di mascherine e di 300 respiratori dalla Germania.
Poi si passa alle iniziative per contenere i danni economici. Il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, propone di accorpare tutti i decreti in un testo unico di crisi, la redazione di un decreto “New Deal” con investimenti per l’edilizia pubblica e privata e la sospensione del codice degli appalti. Da aggiungere un piano dedicato al settore turistico e commerciale. Salvini preme per la tutela economica delle partite iva, la sospensione delle tasse per le imprese e un piano per la salvaguardia delle aziende italiane a rischio acquisizione straniera. “No al MES”, conclude il leader leghista. Il titolare dell’economia, Roberto Gualtieri, lo rassicura sul meccanismo europeo di stabilità, il fondo individuato per la possibile emissione degli Eurobond, che, promette, non vedranno la luce alle condizioni attualmente previste.
Ci sarà, garantiscono Conte e Gualtieri, un maxi decreto ad aprile, da preparare con l’opposizione, per dare sostegno a imprese e famiglie in difficoltà.