La Camera rinvia, con 277 voti favorevoli, 224 contrari e 3 astenuti, la decisione sull’adesione dell’Italia al global compact; bocciate in Aula le mozioni che prevedevano di impegnare il governo da subito a sottoscrivere o meno l’accordo. Il presidente della Camera Roberto Fico, nel discorso per gli auguri di Natale all’Associazione stampa parlamentare a Montecitorio, pochi minuti prima aveva detto: “Siccome l’immigrazione è una problematica globale, per forza dobbiamo sederci al tavolo con tutti Paesi del mondo, specie quelli da cui partono i migranti, per affrontare la problematica”.
“Oggi la maggioranza sul global compact ha fatto una cosa senza precedenti: ha deciso di non decidere. Questo documento, che tenta di dare delle linee guida su una immigrazione sicura, regolare e coordinata, non avrà il contributo dell’Italia. Tutto questo va contro i nostri interessi nazionali, una decisione che penalizza il Paese”, è stato il commento dell’ex presidente della Camera Laura Boldrini. “L’Italia non può permettersi questa totale assenza di credibilità. Vogliamo Conte in Aula”, ha dichiarato Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
La decisione arriva il giorno dopo l’approvazione, con il voto favorevole dell’Italia, da parte dell’Assemblea generale dell’Onu del global compact sui rifugiati: si tratta di un testo non vincolante che prevede un sostegno ai Paesi nei quali risiedono la maggior parte degli oltre 25 milioni di rifugiati. Il tutto, a pochi giorni dalla mancata sottoscrizione da parte dell’Italia al global compact siglato a Marrakech, che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva, in un primo momento, comunicato di voler firmare; in un secondo, pur confermando di essere favorevole, aveva rimandato la decisione al Parlamento.