Sono stati pubblicati, dal ministero dell’Interno, i fac-simile delle schede elettorali in vista delle elezioni politiche – e regionali – del prossimo 4 marzo. Le schede, la rosa per la Camera, la gialla per il Senato, seguono quanto stabilito dal Rosatellum bis, la nuova legge elettorale che prevede un sistema misto, in parte maggioritario (il 36% dei seggi in Parlamento) e in parte proporzionale (il restante 64%).
Ogni scheda è suddivisa in rettangoli, all’interno dei quali sono presenti nome e cognome del candidato uninominale (nella parte superiore della figura) e la lista o le liste che lo sostengono (nella parte inferiore). L’elettore, quindi, potrà votare con diverse modalità, riassunte nei punti di seguito.
1) L’elettore potrà tracciare un segno sul candidato uninominale prescelto (ovvero l’unico della coalizione, nella scheda indicato con nome e cognome sopra i simboli dei partiti che lo supportano).
2) L’elettore potrà tracciare un segno sul simbolo della lista prescelta.
3) L’elettore potrà tracciare un segno sia sul candidato uninominale prescelto che su una delle liste che lo sostengono. Si tratta del cosiddetto “voto coerente”.
Non è possibile, però, marcare un candidato e, allo stesso tempo, una lista che non lo supporta. Se ciò accadesse, la scheda sarebbe annullata. Non è ammesso, dunque, il “voto disgiunto”.
Infine, per far sì che le scheda non sia nulla, l’elettore non dovrà esprimere la propria preferenza tra i candidati del listino proporzionale del partito. I nomi dei suddetti candidati saranno presenti, sotto forma di elenco, accanto ai simboli.