NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:20 del 22 novembre 2024

HomeEsteri L’Isis a un passo dalla conquista di Kobane, Erdogan non interviene. Proteste dei curdi in Turchia

L’Isis a un passo dalla conquista di Kobane, Erdogan non interviene. Proteste dei curdi in Turchia

di Emanuele Bianchi08 Ottobre 2014
08 Ottobre 2014

curdi oss combata kob

Si combatte senza sosta nel nord della Siria, a poca distanza dal confine turco. La tensione internazionale si sta alzando pericolosamente considerando che i miliziani dell’Isis sono giunti ai confini di uno stato che fa parte della Nato.

La città di Kobane, 50mila abitanti, è sul punto di cadere ed è già per tre quarti nelle mani dei jihadisti. La bandiera nera del Califfato è stata issata nella zona industriale e nella parte a sud della città. In pratica tutto il quadrante orientale del centro abitato è nelle mani dei combattenti dello Stato islamico.

In 20 giorni di battaglia avrebbero perso la vita più di 400 persone. Con i raid aerei della coalizione internazionale sono state centrate, nelle ultime ore, postazioni armate dell’Isis in prima linea e messi fuori uso diversi mezzi corazzati. I bombardamenti guidati dagli Usa hanno ottenuto il ripiegamento dei combattenti islamici da alcune zone calde della città. Dunque la parte a nord-ovest di Kobane resta ancora sotto il controllo dei militari curdi appartenenti alle Unità per la protezione del popolo (Ypg).

A difesa della città ai confini tra Siria e Turchia sono però rimasti solo un manipolo di peshmerga mal equipaggiati. Le armi promesse dalle comunità internazionale non sono ancora giunte dove servono con più urgenza.

In varie città della Turchia nella giornata di ieri si sono verificati incidenti e scontri fra gli attivisti della comunità curda e le forze dell’ordine. I manifestanti denunciano il lassismo del governo turco e non si fermano le proteste nella capitale. Le forze di sicurezza di Ankara hanno risposto con idranti e lacrimogeni per disperdere la folla. Scontri tra le forze speciali e la comunità curda in Turchia si sono verificati anche a Istanbul, a Varto, dove ha perso la vita un giovane colpito alla testa da un lacrimogeno e a Diyarbakir dove sono stati uccisi altri due dimostranti.

La strategia attendista decisa dal presidente turco Recep Erdoğan mira chiaramente a piegare la comunità internazionale, americani in testa, a negoziare la fine del regime di Assad in Siria in cambio di interventi armati per limitare l’avanzata dell’Isis.

Emanuele Bianchi

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig