“La percezione è quella di un paese impaurito, ma c’è una grande differenza tra la percezione e la realtà”. Così il capo della Polizia Franco Gabrielli intervistato dal direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana ieri durante la manifestazione “Più libri più liberi” a Roma. “In Italia stanno diminuendo i reati, gli omicidi e le rapine, ma ai miei colleghi dico sempre di non sottovalutare la percezione che hanno i cittadini”.
Durante l’incontro, intitolato “L’etica della responsabilità”, si è parlato di sicurezza, gestione dei flussi migratori e legittima difesa.
In merito all’immigrazione, Gabrielli ha dato una triplice chiave di lettura: “I problemi sono i flussi migratori, i rimpatri e la politica di integrazione. Il nostro Paese è stato molto ipocrita in passato, dato che pensava che i beneficiari di protezione internazionale sarebbero stati pochi. La risoluzione di questo problema spetta alla politica”.
Fontana ha poi chiesto a Gabrielli che cosa ne pensi delle polemiche sulle modifiche alle norme sulla legittima difesa. “Continuo a sostenere che l’uso della forza debba essere attribuito a chi ha una responsabilità istituzionale. Il mio pensiero è che l’Italia debba concentrarsi sulla certezza della pena e sulla giustizia dei processi”, ha risposto Gabrielli.
E la presenza di donne in Polizia? Per Gabrielli non c’è alcun problema. “Sotto questo profilo ci sentiamo molto avanti. Oggi abbiamo donne prefetti e dirigenti superiori. Ora abbiamo le donne che vanno alle manifestazioni con i colleghi maschi. Sono orgoglioso di essere al vertice di una istituzione del genere”.