Un pensiero globale sugli eventi dell’ultima settimana, passando per un’analisi normativa e deontologica dei criteri giornalistici. Marcello Sorgi, ex direttore del Tg1 e del quotidiano La Stampa, ha condotto la sua carriera all’insegna del lavoro editoriale e giornalistico, spaziando tra vari settori dell’informazione.
Ne ha parlato questa mattina durante un incontro con gli studenti del Master in giornalismo della Lumsa. Il giornalista ha raccontato il modo in cui negli ultimi anni il mondo dell’informazione sia cambiato, plasmandosi attraverso gli andamenti politici. Sorgi ha evidenziato come il ruolo del giornalista debba essere quello di analizzare le notizie “anche spettacolari”, come quella della mancata strage a San Donato Milanese, con un punto di vista prevalentemente aderente alla realtà dei fatti.
Successivamente ha analizzato con gli studenti la crisi dell’editoria e il modo in cui la testata “Repubblica” ha cambiato la sua politica grafica con l’arrivo del nuovo direttore Carlo Verdelli. Un cambiamento che, secondo Sorgi, fa evidenziare un nuovo atteggiamento da parte del giornale, che dà per scontate le notizie attraverso rimandi grafici e titoli che rimandano a fatti che si danno per noti.
Sorgi ha chiuso il suo intervento ricordando agli studenti i suoi inizi al quotidiano “L’Ora” di Palermo, noto per il suo attivismo politico e la lotta alla mafia nel ventesimo secolo. In conclusione ha citato l’ex direttore dell’Ora, il suo “maestro” Vittorio Nisticò, ricordando le sue parole. Ha detto ai ragazzi di “tirare in porta”, andando fuori a cercare la notizia, senza smettere di appassionarsi ogni giorno.
