MILANO – Non c’è alcun dubbio. Per l’Inter lo scudetto è più vicino. Con il 4-0 di mercoledì 28 febbraio sull’Atalanta, la squadra di Inzaghi ha ora un vantaggio di 12 punti di vantaggio sulla Juventus, seconda in classifica. Una vittoria significativa, la terza con quattro reti dopo quella contro Sassuolo e Lecce. I nerazzurri stanno vivendo una stagione senza precedenti, con 11 vittorie consecutive. Di precedenti simili nella storia della società non si ha memoria. Si deve allargare lo sguardo alle altre squadre italiane e, così, il ricordo si rivolge direttamente alla Juventus di Massimiliano Allegri, nella stagione 2015-2016.
La qualità dell’Inter si vede in ogni partita, in ogni azione e in ogni esultanza. Insomma, una squadra con un’identità ben costruita. Lautaro Martinez ha scritto un altro capitolo della sua storia. È sempre più solo nella classifica dei marcatori, a quota 24 gol in campionato; ma vuole battere il primato di 36 reti di Higuain e Immobile. Il Toro, con l’Inter ha raggiunto i 102 gol in campionato, nonostante alcuni errori sui rigori. La macchina di Inzaghi è perfetta. “Sono due anni e mezzo che sto godendo a vedere lo spettacolo di questa squadra. So che dal 28 gennaio al 28 febbraio eravamo a pari con la Juventus, siamo stati bravissimi a creare questo distacco ma dobbiamo ancora rimanere molto concentrati, non abbiamo ancora vinto”, commenta cauto l’allenatore ai microfoni di Dazn.
Squadra dai mille impegni e imprevisti. Primo fra tutti il ritorno della sfida con l’Atletico Madrid in Champions League, fissato per mercoledì 13 marzo. Un match in cui può puntare in alto. A questo, si aggiunge l’apprensione per l’infortunio all’adduttore di Hakan Calhanoglu che, però, potrebbe tornare in capo già per la partita contro il Genoa. Non si esclude il rischio di una possibile rimonta da parte delle squadre più basse in classifica: la Juve di Allegri e il Milan di Pioli.