EMPOLI – Cinque vittorie nelle prime cinque giornate di campionato per i neroazzurri di Inzaghi, che, con la vittoria di domenica contro l’Empoli, consolidano la loro posizione in testa alla classifica con tre punti di vantaggio sul Milan e cinque sulla Juventus. “Dovevamo chiuderla prima”, ha dichiarato Simone Inzaghi a fine partita, rimarcando che, a discapito del risultato, la squadra abbia faticato non poco nel corso della partita. Un Inter non brillante dal punto di vista della qualità del gioco quello visto finora in campionato, ma che, grazie a un’intelligente gioco di cambi, è riuscita ad assicurarsi una striscia di vittorie.
Meno brillante, invece, l’avvio di stagione del Napoli, vincitore dello scudetto al termine di un campionato dominato dall’inizio alla fine. La missione degli azzurri di difendere il titolo appare quantomeno difficoltosa. Alla squadra – allenata da Rudi Garcia dopo il passaggio di Luciano Spalletti alla Nazionale – sembrano mancare l’armonia e il gioco. Emblematico, in questa crisi apparentemente senza soluzioni, è il clamoroso errore di Osimhen sul rigore contro il Bologna, che ha impedito al Napoli di staccare gli avversari sul punteggio chiudendo la partita sullo zero a zero.
Anche se gli umori nello spogliatoio non sono i migliori e non mancano le critiche a Garcia – autore dell’inspiegabile sostituzione di Kvaratskhelia nel suo momento di gioco migliore -, De Laurentis prova a spegnere le polemiche con un tweet: “bravi tutti”.
Pareggia anche la Roma contro il Torino con un gol di Lukaku al 24esimo. La squadra di Romelu, uscita rinforzata dal calciomercato di agosto, sta prendendo forma, dando la sensazione di potersi avvicinare alla classifica nobile. Perché questo accada, tuttavia, è necessario che Lukaku trascini Dybala e il resto della squadra all’attacco, concretizzando le opportunità di mettere la palla in rete. Il talento del fuoriclasse – come ha avuto modo di sperimentare la Juventus ai tempi di Ronaldo – , senza un adeguato gioco di squadra, non è sufficiente a raggiungere la vittoria.