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Commando jihadista a Tripoli
assalta National Oil Company
due i morti, dieci i feriti

Anche i sei attentatori

sarebbero stati uccisi

di Dino Cardarelli10 Settembre 2018
10 Settembre 2018

epa05087546 (FILE) A file picture dated 26 December 2014 showing smoke rising from a large fuel depot fire, al-Sidra, Libya, during fighting. Islamic State militants on 04 January 2016 launched an attack on the port of al-Sidra, Libya's largest oil terminal, military officials said. Clashes between guards at the terminal and the jihadists led to the death of two guards and 10 of the attackers, Omar al-Hassi, spokesman for Libya's Petroleum Guards Force, said. A military official loyal to Libya's internationally recognized government, based in Tobruk in the far east of the country, said the air force had intervened and rebuffed the attack. Islamic State, which is based mainly in Syria and Iraq, controls an area of Libya's Mediterranean coast centred around the towns of Sirte and al-Nofaliyeh, west of al-Sidra. EPA/STRINGER

La Libia è sempre più nel caos. Mentre si cerca, tra mille difficoltà, di consolidare il cessate il fuoco tra le milizie rivali, proclamato lo scorso 4 settembre, questa mattina un commando di uomini armati, dopo aver avuto uno scontro a fuoco con gli uomini della sicurezza, ha fatto irruzione nel palazzo che ospita la sede centrale della National Oil Company, a Tripoli. La notizia è stata diffusa sul proprio profilo Twitter dall’emittente libica Alharar tv, che ha citato il comando della zona militare.

L’assalto si è concluso pochi minuti fa, quando le forze speciali di deterrenza hanno ripreso il controllo del palazzo. La Commissione per i feriti del governo di accordo nazionale ha riferito un bilancio di almeno due morti e dieci feriti. Tutto ciò accade proprio nelle ore in cui il ministro degli Esteri italiano, Enzo Moavero Milanesi, si trova a Bengasi per incontrare il maresciallo Khalifa Haftar.

Secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Interno libico, Ashur Al Ahrar, l’assalto sarebbe stato condotto da un gruppo di sei jihadisti, armati di fucili mitragliatori e bombe a mano, che sarebbero tutti morti. Non sono ancora chiare le motivazioni, anche se si ipotizza l’intenzione di mettere a segno un attentato suicida. Almeno tre attentatori si sarebbero fatti esplodere, all’interno del quartier generale della compagnia, per dare il via all’assalto. Un impiegato di un albergo della zona ha riferito di aver udito almeno cinque esplosioni durante l’attacco. A quel punto una colonna di fumo si è alzata dall’edificio, mentre le forze di sicurezza hanno circondato la sede bloccando le strade circostanti.

Gli assalitori si sarebbero asserragliati all’interno del palazzo con alcuni ostaggi, mentre molti dei dipendenti della compagnia petrolifera di stato sarebbero riusciti a fuggire. Il presidente della compagnia, Mustafa Sanalla, per la cui sorte si era temuto, sarebbe invece in un luogo sicuro. Sul posto sono subito arrivate diverse ambulanze, che hanno portato via i feriti.

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