La crisi di governo in Libano, iniziata con il misterioso esilio del premier Saad Hariri in Arabia Saudita, si avvia oggi alla conclusione. Rientrato ieri sera a Beirut dopo l’incontro a Parigi con il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro libanese ha congelato le dimissioni presentate nel corso della mattinata.
Decisivo l’invito del presidente della Repubblica Michel Aoun a prendere tempo, e riflettere sulle cause della crisi. Il premier libanese, parlando dal palazzo presidenziale di Baabda, in un discorso trasmesso in diretta dai media libanesi, ha spiegato: “Ho risposto all’auspicio del presidente della Repubblica, che mi ha chiesto di sospendere le dimissioni. Lo faccio nella speranza che si arrivi a un dialogo e che si risolvano i problemi del paese”.
Per 15 lunghi giorni Hariri era scomparso dalla scena politica libanese, confinato in un hotel di Riad. Un soggiorno misterioso, che aveva fatto pensare a molti a un sequestro da parte dei sauditi, smentito però dallo stesso premier in occasione dell’incontro con il presidente francese.