BRUXELLES – La guerra commerciale arriva anche in Europa. Dopo averle annunciate si ufficializza la risposta europea ai dazi Usa. La Commissione Ue ha annunciato “contromisure rapide e proporzionate” alle tariffe del 25% che Trump ha imposto su acciaio e alluminio.
Le contromisure europee
La presidente Ursula von der Leyen in una nota ufficiale “si rammarica profondamente” per le misure americane che sono solo “dannose per le imprese e i consumatori”. Le contromisure si applicheranno su prodotti americani per un valore fino a 26 miliardi di dollari. Un prospetto che bilancia le tariffe dei dazi Usa “che stanno applicando misure per un valore di 28 miliardi di dollari”, spiega von der Leyen. Le misure partiranno dal 1° aprile per poi diventare pienamente operative a partire dal 13 del mese. A confermare la linea dura delle banche centrali è anche Christine Lagarde. La presidente della Bce si è detta pronta ad adattarsi alle nuove circostanze. “La nostra risposta ai recenti episodi inflattivi deve dare a chi ci guarda la fiducia che faremo sempre tutto ciò che è necessario per assicurare la stabilità dei prezzi”, ha aggiunto.
La risposta della Cina
Della stessa linea europea è anche la Cina. La portavoce del Ministero degli Esteri, Mao Ning ha dichiarato che il paese risponderà ai dazi americani e “prenderà tutte le misure necessarie a tutela dei suoi interessi e diritti legittimi”. Una contromisura non è ancora arrivata, ma Ning nel corso del suo briefing quotidiano ha sottolineato che la Cina intende rispondere “in maniera risoluta”.
La guerra dei dazi con il Canada
Il fronte è invece già aperto tra America e Canada. All’indomani delle elezioni del nuovo premier Mark Carney, il Canada aveva annunciato una tariffa del 25% sull’elettricità fornita a tre stati americani confinanti. Una contromisura a cui il presidente americano ha prontamente risposto aumentando al 50% i dazi su acciaio e alluminio canadesi, a partire da mercoledì. Un aumento che il tycoon minaccia di replicare a partire dal due aprile anche sul mercato delle auto.
Stellantis crolla in borsa
Quella che per ora è solo una minaccia americana al settore delle auto canadesi ha fatto già crollare in borsa la società Stellantis. Il titolo chiude infatti la seduta di ieri con un -6%.