La priorità non è capire chi sarà il prossimo inquilino del Quirinale, ma approvare la manovra. Questa è la linea tracciata dal segretario del Pd, Enrico Letta nel suo intervento alla direzione del partito. “L’ultima cosa che deve accadere è che Quirinale o discussione sulle regole del voto finiscano per asciugare le energie dell’impegno politico, che ora deve concentrarsi su altre priorità, come l’uso dei fondi del Pnrr”, ha dichiarato il segretario del Nazareno.
Il leader dem raffredda così gli animi dopo che nelle ultime ore aveva iniziato a circolare come papabile tra i dem Paolo Gentiloni. L’ex premier non piacerebbe però al M5S, che nell’alleanza con il Pd, ha la maggioranza in Aula. Letta dovrà per forza trovare un nome che vada bene ai 5 Stelle per provare a fermare le manovre del centrodestra. Il pranzo di ieri tra Letta e Giuseppe Conte potrebbe essere servito proprio a trovare la quadra.
Il centrodestra non viene allo scoperto, ma dà pieno sostegno a Silvio Berlusconi. Non è un segreto che il Cavaliere voglia partecipare alla partita per il Colle da protagonista. A confermarlo è anche il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga: “Penso che il nome di Silvio Berlusconi, per la Presidenza della Repubblica, sia in campo nei fatti. Indipendentemente dal nome di Berlusconi, avere come capo di Stato chi ha vissuto anche dalla parte del governo penso sia utile anche per capire le difficoltà e rispondere in modo attento alle esigenze di chi governa anche nel ruolo di Presidente”.
Nelle stanze della politica gira anche il nome di Pier Ferdinando Casini, voluto dal leader di Italia Viva di Matteo Renzi che non ha mai fatto mistero di considerarlo un candidato ottimale come successore di Sergio Mattarella.