Si apre oggi la mostra organizzata dagli Uffizi in collaborazione con il Palazzo Galileo di Firenze, che metterà in esposizione per la prima volta dopo 36 anni il Codice Leicester di Leonardo Da Vinci. Trentasei fogli manoscritti di proprietà di Bill Gates, acquistati all’asta dal fondatore di Windows nel 1994 per più di 30 milioni di dollari, redatti nei primissimi anni del ‘500 che mostrano osservazioni sulla dinamica delle acque, dei vortici e della correnti in primis, ma anche sul moto dei corpi celesti e sulla storia e la composizione dei pianeti.
Un’opportunità unica per analizzare nel dettaglio il lavoro di Leonardo, grazie al ritrovamento di 7.000 lastre fotografiche in vetro dei primi del ‘900, che permetteranno di osservare particolari oggi sbiaditi o illeggibili. Le lastre saranno inoltre consultabili in digitale con l’aiuto del sistema “Codescope”, un supporto che permetterà non solo di evidenziare e ingrandire le singole parti delle tavole su touch screen, ma anche di esaminare le 72 pagine nel verso di lettura canonico e non in maniera speculare, così come redatte da Da Vinci.
La mostra, intitolata “L’acqua microscopio della natura” curata dal direttore del Museo Galileo Paolo Galluzzi ed ospitata nella Sala Magliabechiana del Museo degli Uffizi, accoglie inoltre altri quattro fogli del Codice Atlantico, sullo studio delle gru, donati in prestito dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano e le tavole del Codice sul volo degli uccelli, dalla Biblioteca Reale di Torino. Un evento attesissimo, il cui allestimento ha richiesto un lavoro preparatorio di circa due anni, e che apre le celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo il cui anniversario ricadrà nel 2019, che vedrà l’organizzazione di eventi su tutto il territorio nazionale.