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+L’Emilia trema ancora nella notte, oltre cinquemila gli sfollati

di Leonardo Rossi22 Maggio 2012
22 Maggio 2012

 

Contestato Monti da un gruppo di abitanti, promette interventi immediati

Mentre la terra ancora non si ferma, sale lo sdegno della popolazione colpita dal sisma di due giorni fa. Secondo i conti più aggiornati della Protezione civile, comunicati dal capo dell’organizzazione Franco Gabrielli, sono quasi 5.000 gli sfollati e circa 5.500 posti letto messi a disposizione nei vari comuni.  Il premier Mario Monti, arrivato questa mattina nel comune di Sant’Agostino, è stato accolto da qualche contestazione. «Sono venuto prima di tutto per portare le mie condoglianze ai parenti delle vittime di queste terre – ha detto il premier rivolto alla folla che lo ha accolto fischiandolo -. E poi ho voluto rendermi conto personalmente dei danni, che sono gravi e riguardano anche in particolare il tessuto di questo territorio così intraprendente e che dobbiamo aiutare a far tornare produttivo al più presto», dal punto di vista «sia delle piccole imprese sia di quelle industriali».
Il premier si è anche incontrato con i parenti degli operai morti sotto le macerie dei capannoni crollati durante il sisma. Monti ha parlato con i genitori di Nicola Cavicchi e i parenti di Leonardo Ansaloni (morti alle Ceramiche Sant’Agostino) e la moglie di Gerardo Cesaro (deceduto alla Tecopress). Prima di entrare, la madre e il padre di Cavicchi, a chi chiedeva loro cosa avrebbero chiesto a Monti, hanno risposto: «Non ce lo riporta indietro nessuno, era buono, cordiale e disponibile ed era contento del suo lavoro».
La polemica sale. «Pieno sostegno ai cittadini colpiti dal terremoto dei giorni scorsi, ma netta opposizione a un aumento su scala nazionale delle accise sulla benzina fino a cinque centesimi di euro al litro, allo scopo di reintegrare il Fondo per le calamità». È quanto espresso in una nota dal Codacons. «Lo Stato, i fondi per aiutare le popolazioni colpite dal sisma, li ha – continua il Codacons -, e, se non li ha, deve provvedere a trovarli non attraverso una tassazione indiscriminata dei beni di prima necessità come la benzina, bensì  tassando vizi e dipendenze». Continuano le feroci polemiche riguardo la decisione presa dal governo pochi giorni prima del terremoto emiliano riguardo il sostegno finanziario alle popolazioni calamitate che si fermerà ai primi cento giorni. Monti cerca di buttare acqua sul fuoco: «prenderemo provvedimenti per sospendere pagamenti fiscali». Ma le polemiche non accennano a fermarsi nonostante la decisione di dichiarare nel Consiglio dei Ministri di dichiarare lo stato di emergenza il livello dello scontro non accenna a diminuire.
L’economia delle zone colpite. Il sistema produttivo della regione emiliana è rimasta piegata dai danni inferti dal sisma. La produzione italiana di Parmigiano Reggiano è ha subito una flessione del 10%; il terremoto ha lesionato i magazzini di stagionatura nel modenese e fatto rovinare a terra oltre 300mila forme di Parmigiano Reggiano a causa del crollo delle ”scalere”, le grandi scaffalature di stagionatura che sono collassate sotto le scosse.
Le condoglianze di Putin. Arrivano le condoglianze anche dei personaggi internazionali: Vladimir Putin ha espresso le proprie condoglianze al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano per le vittime e i danni al patrimonio storico e culturale provocati dal terremoto nel nord Italia.

Leonardo Rossi

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