Sono stati attimi di tensione ieri all’interno del M5S, dove Gregorio De Falco e Paola Nugnes hanno minacciato di non votare il disegno di legge sulla sicurezza che ha apportato modifiche al codice penale in materia di legittima difesa.
I due senatori del Movimento avevano presentato degli emendamenti al testo, manifestando la loro contrarietà alla stretta sui permessi umanitari, all’aumento dei tempi di permanenza nei centri per i rimpatri e all’ampliamento del ventaglio di reati che porta alla revoca dello status di rifugiato.
De Falco ha commentato: “Ci sono alcuni emendamenti irrinunciabili, qualcuno incide sul livello di civiltà del Paese e rende la norma costituzionalmente coerente, congrua; e poi ce ne sono altri che servono a raggiungere le finalità dichiarate dal decreto che sono sicurezza e risparmio della spesa”. Poi ha aggiunto, “se non dovessero esserci quelle modifiche per me essenziali, io non potrei votare il decreto”.
La senatrice Nugnes ha dichiarato in maniera ancora più netta: “Se il decreto resta così voto contro, è un dovere istituzionale”.
Alla fine il provvedimento è stato approvato, incassando anche il favore del M5S che si è riallineato sul testo leghista. Di Maio è riuscito a far passare i mal di pancia ai suoi, anche se alla fine il comandante, che aveva dichiarato che avrebbe tratto le conclusioni nel caso in cui il testo fosse passato senza modifiche, non si è presentato in aula così come la senatrice Nugnes. Niente voto contrario o astensione dunque per i due.
Sembra proprio che la linea del Movimento abbia dunque prevalso su quella della morale individuale.
Fronda del Movimento
De Falco e Nugnes cedono
sulla legittima difesa
Cresce la tensione fra i grillini
I due senatori disertano la votazione
25 Ottobre 201841