Era il 18 settembre del 1938. Benito Mussolini, in occasione della sua visita alla città di Trieste, dal palco posto davanti al Municipio in Piazza Unità d’Italia annunciava per la prima volta il contenuto delle leggi razziali. Da quell’anno fino alla fine della guerra l’Italia conobbe così una serie di provvedimenti legislativi e amministrativi applicati dal regime fascista contro gli ebrei e in difesa della “razza”.
“No al razzismo 80 anni dopo” è il titolo a caratteri cubitali che campeggia oggi sull’edizione cartacea del quotidiano Il Piccolo di Trieste, che con uno speciale ricorda proprio l’annuncio delle leggi razziali. . La copertina riporta un brevissimo sunto di quella giornata che “avrebbe cambiato per sempre il corso della storia di Trieste e del mondo”, con una foto a tutta pagina di piazza dell’Unità d’Italia gremita per l’adunata e il palco montato davanti al palazzo del Comune con la scritta “Dux”. A commento, c’è l’editoriale del direttore, Enzo D’Antona, e uno scritto di Widad Tamimi che ricorda una lunga lettera scritta il 5 marzo 1938 al suo bisnonno Ottocaro Weiss dall’allora direttore dello stesso quotidiano, Rino Alessi, per rassicurarlo che a Trieste gli ebrei non correvano alcun rischio.
A ricordare le leggi razziali anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ieri – durante all’inaugurazione dell’anno scolastico a Portoferraio – ha sottolineato che si è trattato di “una delle pagine più brutte e tristi della nostra storia”. Ottanta anni fa, ha ricordato Mattarella, “la stagione scolastica si apriva con l’espulsione dalla scuola pubblica di tutte le ragazze e i ragazzi, le bambine e i bambini ebrei e con il licenziamento dei professori di origine ebraica”. Il Capo dello Stato ha poi citato Liliana Segre, senatrice a vita nominata proprio da Mattarella e sopravvissuta ai lager che “ha ricordato, in questi giorni, il suo trauma di bambina esclusa dalla scuola che era e sentiva propria. Questa è una lezione – ha concluso il Presidente – che non dobbiamo mai dimenticare. La scuola deve unire e non dividere o segregare”. Questa mattina anche il premier Giuseppe Conte, su twitter, ha descritto questa data come “una pagina buia per il nostro Paese. A 80 anni dall’accaduto – si legge – dobbiamo serbare memoria di questa ferita. Ricordare per non dimenticare”.
Oggi l’annuncio delle leggi razziali sarà ricordato nel corso di vari eventi a Trieste, tra i quali anche un momento di riflessione vicino alla targa in piazza Unità che ricorda l’ intervento del Duce con l’assessore alla Cultura Giorgio Rossi, lo storico Roberto Spazzali, il vicario generale della Diocesi, Pier Emilio Salvadè e il rabbino capo, Alexander Meloni. Una cerimonia di commemorazione anche alla Risiera di San Sabba, utilizzata come lager nazista e campo di detenzione di polizia, con la lettura da parte dell’Anpi dei messaggi inviati dalla senatrice a vita Lilina Segre e dalla presidente delle Comunità Ebraiche italiane Noemi Di Segni.
Infine anche il presidente della Regione Friulio-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, è intervenuto per ricordare “quell’indelebile sfregio sul volto del Paese e di una città, Trieste, da quasi mille anni profondamente legata alla comunità ebraica”.