Tra le numerose disposizioni contenute nella legge di Bilancio 2019 si tocca anche il tema del gioco d’azzardo, che va incontro a importanti cambiamenti.
Aumentano le tasse per le slot machines (AWP) e le videolotteries (VLT), che muovono oltre 50 milardi di euro l’anno, quasi la metà dei 110 miliardi incassati dall’azzardo legale nel 2018.
Uno dei provvedimenti più significativi riguarda l’aumento del Prelievo erariale unico, imposizione fiscale di questo settore non assoggettato a Iva, a partire dal primo gennaio 2019. Il comma 1051 aumenta dell’1,35% e dell’1,25% le aliquote del PREU applicabili rispettivamente agli apparecchi AWP e VLT. Viene ridotto il payout, la percentuale di vincita destinata ai giocatori fissata per legge: si passa dal 70% al 68% per gli AWP, e dall’85% all’84% per le VLT.
La legge di Bilancio regola anche gli orari di funzionamento degli apparecchi. A partire dal primo luglio 2019, Comuni ed enti locali potranno rivolgersi all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per verificare l’effettiva applicazione delle ordinanze emanate sulle limitazioni degli orari di gioco, relative agli apparecchi di intrattenimento.
Previsto l’aumento del prelievo fiscale anche per le scommesse a quota fissa su rete fisica, ora fissato al 20%. Le scommesse online toccano il 24%, per le scommesse virtuali l’imposta arriva al 22% e, infine, per gli altri giochi in rete sarà il 25% di quanto giocato.
Infine, il comma 1098 prevede che le autorizzazioni per gli attuali apparecchi da gioco AWP non possono più essere rilasciate “dopo il 31 dicembre 2019” e dunque tali apparecchi vanno dismessi “entro il 31 dicembre 2020”. Il comma proroga di un anno le precedenti scadenze, mentre i commi dal 1095 al 1097 stabiliscono la proroga delle attuali concessioni del Superenalotto, del bingo e delle scommesse sportive, tutte entro fine 2019.