La Lega Serie A non ha ancora scelto il suo presidente e la data del 24 marzo, termine ultimo indicato dalla Figc per scongiurare il commissariamento, si avvicina. Ieri, infatti, è andata a vuoto la terza assemblea per l’elezione del successore di Paolo Dal Pino, con i club che non hanno votato, rinviando tutto a una prossima riunione, prevista per venerdì 11 marzo.
Dopo la candidatura sfumata di Carlo Bonomi, sembra difficile che le società possano convergere sul nome dell’ex direttore generale Mauro Masi o su quello dell’economista Lorenzo Bini Smaghi, entrambi assenti alla riunione di ieri. Presente, invece, Lorenzo Casini, capo di Gabinetto del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, dato per favorito negli ultimi giorni, che potrebbe aver perso qualche voto dopo il suo discorso duro ai club, in cui ha smentito la sua vicinanza ai presidenti di Lazio e Napoli, Claudio Lotito e Aurelio De Laurentiis, rimarcando la sua figura di uomo delle istituzioni.
Proprio questi ultimi hanno spinto per rinviare la procedura di elezione e non rischiare di bruciare il suo nome, scatenando la reazione dell’amministratore dell’Inter, Beppe Marotta, il quale, non volendo appoggiare Casini, ha suggerito di individuare caratteristiche e profilo del candidato su cui convergere a maggioranza. A quel punto, Lotito si è rivolto al collega dicendogli che non avrebbe avuto titolo per parlare, in quanto stipendiato e non proprietario.
Sullo sfondo subentra infine il nome di Andrea Abodi, ex presidente della Lega Serie B e oggi numero uno dell’Istituto per il Credito Sportivo, che potrebbe finire sul tavolo durante la prossima riunione.