Una Serie A più internazionale, dinamica e flessibile. È la ricetta del nuovo presidente di Lega, Paolo Dal Pino, esposta nella sua prima assemblea organizzata con i presidenti delle venti squadre di A “per riportare il calcio italiano a essere il più bello e il più visto in tv al mondo”. Un obiettivo ambizioso, che passa da una revisione dei criteri di vendita dei diritti televisivi per il triennio 2021-2024.
“Ci sono tante potenziali piattaforme alternative che oggi soddisfano esigenze di un pubblico diverso”, ha dichiarato Dal Pino in assemblea. “Mio figlio segue il calcio dal cellulare – ha aggiunto – e noi dobbiamo strutturarci per cogliere queste esigenze e proporre un prodotto che sia più appetibile possibile”. Esigenze che potrebbero essere soddisfatte appoggiandosi ad operatori diversi da quelli che da anni collaborano alla creazione del prodotto calcio in Italia.
Oltre ai soliti Sky, Dazn e Mediapro – già inseriti nell’agenda degli appuntamenti del neo presidente – Dal Pino ha annunciato anche “un incontro con Amazon e altre Ott (“Over The Top”, imprese che l’Agcom definisce come venditori di servizi e contenuti online tramite concessionari agli utenti finali, come Google e Facebook, ndr) potenzialmente interessati ai nostri diritti”.
La strategia per aumentare i ricavi potrebbe portare la Lega a ridisegnare gli orari delle partite. “Dobbiamo pensare a chi guarda il nostro calcio non soltanto nel nostro Paese, ma anche fuori”, è il monito del neo presidente. Per questo motivo, si pensa di aggiungere un’ulteriore gara di anticipo, da giocarsi il sabato alle ore 15.
“Il modello va verso tutte finestre singole, perché la concorrenza è ormai in ambito internazionale con gli altri campionati e la contemporaneità non giova all’esposizione del nostro campionato”, aveva dichiarato nei giorni scorsi l’ad della Lega Serie A Luigi De Siervo.
Una soluzione che vedrebbe ridursi a due il numero di gare nel tradizionale appuntamento della domenica alle 15. Per buona pace di nostalgici e fan di “Tutto il calcio”.