La letterina, le Sardine, anziché inviarla a Babbo Natale, l’hanno indirizzata al direttore di Repubblica. “L’Italia è nel mezzo di una rivolta popolare pacifica che non ha precedenti negli ultimi decenni. La forma stessa di un partito sarebbe un oltraggio a ciò che è stato e che potrebbe essere”, scrivono Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa al quotidiano diretto da Carlo Verdelli.
Quei quattro trentenni bolognesi che dal 14 novembre hanno invaso, letteralmente, le piazze italiane e che dal giorno dopo sono diventati il volto di una rivolta popolare pacifica che non ha precedenti negli ultimi decenni.
“Veniamo da una pentola e non è lì che vogliamo tornare – continuano le Sardine –. Chiedere che cornice dare a una rivolta è come mettere confini al mare. L’unica certezza che abbiamo è che siamo stati sdraiati per troppo tempo. E che ora abbiamo bisogno di nuotare”.