Sono passati 10 anni esatti dal trionfo in Lussemburgo. E le premesse perché la nostra nazionale femminile di pallavolo possa di nuovo riuscire a vincere il campionato europeo, quest’anno in corso in Azerbaigian e Georgia, ci sono tutte.
Le ragazze del ct Mazzanti hanno dominato infatti il girone B, dove sono presenti anche Bielorussia, Croazia e Georgia. La Georgia è stata sconfitta per 3 a 0, mentre la Bielorussia è stata fermata con un 3-1. Più dura la partita con le croate di domenica, dove l’Italia si è imposta al tie break. Ai quarti di finale le azzurre se la vedranno con la vincente tra Olanda e Croazia. La partita si giocherà nella capitale azera, Baku, così come gli altri match ad eliminazione diretta del torneo.
Secondo il Ct Mazzanti, intervistato dal Corriere della Sera, il passaggio diretto ai quarti permetterà alla squadra di prepararsi al meglio alle prossime partite. Ed è soprattutto grazie al talento di Paola Egonu che si deve questo traguardo. 18 anni, viene da Cittadella ma ha origini nigeriane. E ha segnato ben 76 punti in tre gare, diventando una delle prime realizzatrici, finora, del torneo.
Intervistata dalla Gazzetta, Egonu si mostra umile: “Cerco di non guardare a queste cifre anche se mi fanno molto piacere. Il mio obiettivo è quello di essere utile a questo gruppo e se lo sono realizzando tutti quei punti ben venga. Ma non è un mio cruccio. E’ il risultato che fa la differenza, non il mio tabellino”
E ricorda che la vera “bomber” non è lei ma la compagna Miriam Sylla, altra ragazza di colore, originaria della Costa D’Avorio: “Capisco che è il nome che spesso si dà al realizzatore principale ma in questa squadra chi viene chiamato ‘bomber’ è Miriam Sylla. E’ il suo soprannome e tale resterà”.