Tanti italiani si chiedono quando potranno finalmente tornare in palestra. Non solo, c’è anche il dilemma dei centri sportivi. Quando riaprirli? E in che modo? Alcune risposte potrebbero emergere nelle prossime ore dal ministero dello Sport, che in questi giorni sta lavorando a un protocollo per la ripresa delle attività sportive, anche all’interno di strutture come sporting club e piscine.
Sta dunque nascendo la palestra del futuro. Le ipotesi sono molte: app per controllare gli ingressi degli iscritti, percorsi dedicati e sanificazioni quotidiane. Questi alcuni dei punti contenuti in un protocollo generale: un documento in fase di elaborazione, frutto delle centinaia di richieste giunte al ministero dello Sport, provenienti dai circoli sportivi di tutta Italia.
L’obiettivo sarebbe quello di avere delle linee guida entro il 18 maggio, ma non c’è la certezza che sarà questa la data di riapertura di palestre e centri sportivi. Il tutto sarà analizzato dal comitato tecnico-scientifico. Nel frattempo il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora lavora sulla ripartenza delle attività nei circoli, inserendo nel progetto alcune procedure che, da qui in avanti, saranno imprescindibili.
In primis la sanificazione, che dovrà avvenire ogni giorno in diverse fasce orarie. Si prepara anche il personale sul nuovo modo di lavorare, nel rispetto delle distanze di sicurezza e nella gestione di ingressi, percorsi e modalità di protezione. Gli accessi varieranno a seconda delle distanze e degli spazi disponibili. Sarà certamente obbligatorio l’uso di disinfettanti e, qualora necessario, quello delle protezioni in plexiglass. Ancora da sviluppare la situazione degli spogliatoi e delle docce, in particolare la gestione degli spazi e del contenimento del clima umido, che potrebbe far circolare il virus più velocemente.