Si chiama Natalie Nougayrede e potrebbe essere la prima donna alla direzione di Le Monde. E’quanto vorrebbero i tre principali azionisti della società che pubblica il più prestigioso quotidiano francese, rimasto senza direttore per l’improvvisa scomparsa di Erik Izraelewicz lo scorso novembre, durante una riunione di redazione. Anche nei palazzi di un quotidiano come Le Monde, tra l’altro, tira aria di crisi, e la nomina di un nuovo direttore si aggiunge alle preoccupazioni per la transizione dal cartaceo al digitale e ad alcune divisioni interne.
La scelta finale del futuro vertice ha destato stupore: Natalie ha presentato la candidatura all’ultimo, non ha mai ricoperto cariche direttive all’interno del giornale e non risponde al “profilo economico” che figurava tra i quesiti richiesti. Se la giocava con altre firme d’eccezione, tutti candidati interni: Alain Faujas, giornalista economico, 67 anni, Franck Nouchi, già responsabile di Le Monde des Livres e Arnaud Leparmentiere, editorialista ed ex corrispondente da Germania e Bruxelles. Natalie Nougayrede invece, 46 anni, lavora per Le Monde dal 1996, è stata corrispondente a Mosca e poi redattrice di esteri. I suoi reportage in Cecenia l’hanno portata a vincere nel 2005 l’Albert Londres, il premio che elegge i migliori giornalisti francofoni. Ma, referenze a parte, ciò che dell’unica candidata ha colpito il banchiere Matthieu Pigasse, il patron del web Xavier Niel e il finanziere Pierre Bergè, in quello che è stato un colloquio brillante, sono stati “rigore, entusiasmo e professionalità” che sembrano le caratteristiche più adatte a “perseguire e accelerare le iniziative editoriali avviate dal precedente direttore”.
Una conferma dell’incarico arriverà solo con l’approvazione del 60 % della redazione, che si esprimerà a fine marzo.
Alessandra D’Acunto