ROMA – Il governo si muove per contrastare la violenza tra tifosi, dopo gli scontri di domenica tra ultrà romanisti e napoletani nell’area di servizio di Badia di Pino, vicino Arezzo. Tra le misure, che potrebbero essere approvate già entro la fine della settimana con una circolare a prefetti e questori, ci sono l’esclusione dalle trasferte per i tifosi violenti, la chiusura delle curve negli stadi, l’interruzione delle agevolazioni per l’acquisto dei biglietti per le partite e il daspo a vita, cioè il divieto di accedere alle manifestazioni sportive. Verrebbero inoltre aumentati i controlli e si valuta il ritorno all’utilizzo della tessera del tifoso.
I provvedimenti seguirebbero la linea prevista dal decreto sicurezza del 2019 e riguarderebbero anche chi si limita a incitare la violenza, senza per forza prenderne parte, e chi è stato denunciato anche se non ancora condannato. Domani il ministro dell’Interno Piantedosi incontrerà alcuni vertici del mondo dello sport per delineare delle direttive sulla base di “criteri di massima precauzione”. Il presidente dell’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive Paolo Cortis ha commentato che, nonostante l’apparato normativo efficace, la grande sfida sarà “sensibilizzare la parte buona del mondo ultrà”.
Dei 400 tifosi che hanno preso parte agli scontri sull’A1, 200 sono stati identificati. Tra gli arrestati tre tifosi della Roma: Emiliano Bigi e Filippo Lombardi compariranno davanti ai giudici per le udienze di direttissima di Roma per rissa aggravata, mentre Martino Di Tosto si presenterà oggi davanti ai giudici del tribunale di Arezzo. Quest’ultimo è stato accoltellato a una gamba durante gli scontri del fine settimana, ed era già stato fermato nel 2013 per avere lanciato dei sassi contro il pullman del Verona. Arrestato anche il tifoso del Napoli Antonio Marigliano, sospettato di essere tra gli organizzatori dell’agguato ai romanisti. Altri ultrà verranno identificati grazie ai video della Scientifica che riprendono le targhe delle auto coinvolte.
Nella foto in alto: ciò che resta degli scontri tra tifosi in autogrill dell’8 gennaio. Foto Ansa