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Le imprese gradiscono gli sgravi fiscali: 76mila assunzioni a febbraio

di Alessandro Testa17 Marzo 2015
17 Marzo 2015

offerte-di-lavoroPrimi segnali incoraggianti per il mercato del lavoro nell’era del jobs act. Al 20 febbraio sono già oltre 76mila le aziende che hanno comunicato formalmente all’Istituto nazionale per la previdenza sociale (Inps) la loro intenzione di assumere personale a tempo indeterminato usufruendo degli sgravi contributivi previsti dalla legge di stabilità 2015, entrati in vigore all’inizio del mese scorso.

Stabillizzati vs. nuovi assunti. Lo ha annunciato nei giorni scorsi Tito Boeri, nuovo presidente dell’Inps, parlando di «segnali incoraggianti» in attesa di avere dati più chiari a fine mese. Non è chiaro però quanti saranno i nuovi assunti e quante invece le stabilizzazioni di rapporti di lavoro precari preesistenti. A fare una prima stima ci ha provato la fondazione dei consulenti del lavoro, secondo cui nei primi due mesi del 2015 le persone assunte a tempo indeterminato con gli sgravi contributivi sarebbero state 275mila. «Nell’80% dei casi si è trattato di stabilizzazioni – ha spiegato il presidente, Rosario De Luca – mentre un altro 20% riguarda nuove assunzioni e dunque incrementi occupazionali».

Contratti con l’articolo 18. Quel che è certo è che non è merito del nuovo “contratto a tutele crescenti” – quello senza la garanzia anti-licenziamento prevista dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori – dato che il relativo decreto legislativo è stato appena emanato. Non manca di sottolinearlo con soddisfazione il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, esponente della minoranza “filo-Cgil” del Partito democratico: «Queste 76mila richieste – ha detto l’ex ministro – dimostrano come questa diminuzione strutturale del costo del lavoro sia altamente appetibile per le aziende che assumono con il contratto a tempo indeterminato ante Jobs Act, con le relative tutele dell’articolo 18».

Un milione di posti di lavoro in arrivo? Con o senza l’articolo 18, se il ritmo delle nuove assunzioni si mantenesse costante, a fine anno potrebbe essere facilmente raggiunto e superato l’obiettivo del governo – annunciato a ottobre dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan – di creare di 800mila posti di lavoro a tempo indeterminato, anche se a quel punto il miliardo di euro stanziato dalla legge di stabilità potrebbe non bastare. Infatti, se tutte le 76mila imprese godessero per intero degli sgravi contributivi – il cui tetto massimo è di 8.060 euro l’anno – il totale sarebbe già di 612 milioni euro: più della metà delle risorse 2015 potrebbero quindi essere già state impegnate in appena 20 giorni.

Alessandro Testa

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