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HomeEsteri Le destre e i populismi: gli scenari per l’Europa dopo le elezioni in Germania

Le destre e i populismi:
gli scenari per l'Europa
dopo le elezioni in Germania

Gli xenofobi entrano nel Bundestag

Duro colpo anche per l'UE

di Luisa Vittoria Amen25 Settembre 2017
25 Settembre 2017

L’ondata dei populismi e delle destre in Europa sembrava aver subito una battuta d’arresto. Nelle ultime elezioni francesi, infatti, la vittoria del centrista Macron aveva arginato il Front National Marine Le Pen. Ieri invece, in Germania, gli xenofobi e anti-europeisti di Alternative für Deutschland sono entrati per la prima volta nel Bundestag, con il 12,6% dei consensi, diventando il terzo partito per numero di seggi nel nuovo Parlamento. Il tutto nel contesto di una vittoria, quella di Angela Merkel, decisamente in sordina. L’Unione Cristiano-Democratica (CDU) ha ottenuto infatti il risultato peggiore degli ultimi 60 anni. Anche i Socialdemocratici di Martin Schulz hanno registrato una clamorosa débacle, perdendo decine di seggi in parlamento.

Il rifiuto dell’idea di unità europea, considerata contraria al patriottismo e alla difesa degli interessi nazionali, ma soprattutto l’intolleranza e il rifiuto verso i migranti e l’Islam. Questi i temi trasversali a tutti i partiti della destra estrema europea, e che negli ultimi anni hanno permesso loro di ottenere enormi consensi tra gli elettori. A fare da cornice un clima di massima allerta dovuto al rischio di attentati e alla crisi migratoria. L’affermazione dell’Afd sembra allontanare la prospettiva di un indebolimento delle destre estreme e dei populismi. Il clima di scetticismo nei confronti dell’Europa e delle sue politiche resta forte, e la strada per l’UE è ancora decisamente in salita.

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