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"Le comunità energetiche
prevengono lo spopolamento
e salvano i piccoli comuni"

Il sindaco di Berceto (PR), Luigi Lucchi

progetta la rinascita del suo paese

di Alberto Alessi06 Febbraio 2024
06 Febbraio 2024

Il sindaco di Berceto (PR), Luigi Lucchi / Foto Marco Vasini

“Io non so se sono il sindaco di duemila abitanti o di 131 milioni di alberi”. È questo il dilemma di Luigi Lucchi, dal 2009 sindaco di Berceto (PR), piccolo comune dell’Appennino tosco-emiliano, vittima dello spopolamento, che potrebbe guidare la rivoluzione delle comunità energetiche rinnovabili attraverso il progetto Berceto Energy Park.

Sindaco Lucchi, che paese è Berceto?

“Un territorio di 231 chilometri quadrati, con 250 gruppi di case e 12 frazioni. È l’ultimo paese dell’Emilia, al confine con la Lunigiana, ma siamo e ci sentiamo emiliani. Dal 1921 a oggi ha perso 8 mila residenti, colpa dell’emigrazione. Nel mio ufficio ho gli orologi con i fusi orari che mi ricordano i miei emigrati. Mi fanno dire che, sui bercetesi, non tramonta mai il sole. E, visto che dal 1988 siamo gemellati con i Lakota Sioux, ho anche il fuso orario della riserva di Pine Ridge. Anche noi ci sentiamo una comunità «di riserva»”. 

A proposito di comunità, parliamo della Comunità Energetica Rinnovabile di Berceto Energy Park, che ha vinto il bando dell’Eucf sui progetti innovativi di investimento.

“Abbiamo creato una rete di persone che ci ha permesso di ottenere i 60 mila euro del bando e il parere favorevole da parte dello Stato. Il Berceto Energy Park è una delle cose a cui tengo di più. Non solo perché è necessaria, ma perché è uno strumento per la lotta al dissesto. Io vorrei che nascesse una grande cooperativa di produzione energetica, cosa che contribuirebbe notevolmente al governo del territorio, oltre ad affrontare uno dei problemi più gravi della montagna”.

E qual è il problema più grave del vivere in montagna?

“Che è un lusso. Il riscaldamento sta acceso dieci mesi all’anno, a Berceto. Poi, quando ti devi muovere, devi farlo sempre con i mezzi privati. La gente, quando apre il cassetto dei risparmi, lo trova vuoto perché ha speso solo per la luce e il riscaldamento. Le comunità energetiche potrebbero risolvere questi problemi, abbassando il costo dell’energia. Prevedo, in futuro, il pericolo che le grandi società e le multinazionali possano controllare il mercato energetico. La gente che si coalizza insieme, però, ha una forza eccezionale”.

Come funzionerà, in concreto, il Berceto Energy Park?

“Abbiamo coinvolto i 5000 proprietari di immobili del comune, anche quelli che vivono fuori. Si dovrebbe produrre tutto dal materiale vegetale di risulta, potature e sfalci, per alimentare caldaie a biomassa. Comunque, il progetto sta andando in una direzione corretta, per unire le persone e per salvare il nostro territorio. Presenteremo ora un’altra domanda sulle comunità energetiche e, in futuro, credo ci saranno sempre più filoni per finanziare i progetti. Detto questo, io sono ottimista e spero, davvero, in un’Europa dei popoli”.

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