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HomeCronaca Le Borse europee rallentano. Piazza Affari ferma a +0,85%. Lo spread verso i 240 punti

Le Borse europee rallentano
Piazza Affari ferma a +0,85%
Lo spread verso i 240 punti

Non basta l'allenamento del lockdown

pesa l'esito del ricorso tedesco sul Qe

di Chiara Viti05 Maggio 2020
05 Maggio 2020

Un operatore di Borsa di una banca davanti ai monitor, Milano, 19 Ottobre 2018. ANSA / MATTEO BAZZI

L’ottimismo per la riapertura e l’allentamento del lockdown in diversi Paesi, che aveva determinato un’apertura positiva dei mercati, non è bastato a frenare il rallentamento delle Borse Europee dopo la decisione della Corte Costituzionale tedesca che ha confermato la legalità del Quantitative easing, accogliendo però parzialmente il ricorso presentato dalla Germania.

Il Ftse Mib segna un +0,85%. Le vendite appesantiscono ulteriormente Ferrari, dopo che Maranello ha rivisto i target in scia dell’emergenza Covid. Londra regge dopo il dato Pmi sul settore servizi nel Regno Unito (è passato da 34,5 a 13,4 punti, ma le stime erano per 12,3 punti). Lo spread fra Btp e Bund in apertura era sceso questa mattina sotto 230 punti ma ora il differenziale si sta allargando verso 240 punti base, con il rendimento del decennale italiano che pochi minuti dopo la sentenza è tornato sopra l’1,80%. L’euro apre sopra 1,09 dollari e passa di mano a 1,0904 dollari e 116,26 yen.

Positivo l’andamento delle Borse asiatiche, anche se Tokyo, Seul e Shanghai sono chiuse per i festeggiamenti del Greenery Day, la festa nazionale giapponese. Taiwan guadagna lo 0,57%. Fra le borse che termineranno più tardi la seduta, Hong Kong viaggia in rialzo dello 0,83%, seguita da Singapore, Jakarta e Kuala Lumpur. Gli investitori si concentrano sulle notizie di riapertura di attività e produzione in molti Paesi, dalla California all’Italia, compreso l’annuncio della parziale riapertura di New York nei prossimi giorni. I mercati scontano però le nuovi crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina.

Prosegue la risalita del petrolio, sostenuto dalle speranze dall’uscita dalla crisi da Coronavirus e dall’entrata in vigore, già dal primo maggio, dei tagli alla produzione dei Paesi Opec+. In mattinata i contratti wti a giugno salgono dell’8,2% a 22,06 dollari al barile, mentre quelli sul Brent a luglio crescono del 5,37% a 28,66 dollari al barile. L’euro apre sopra 1,09 dollari e passa di mano a 1,0904 dollari e 116,26 yen.

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