E’ aperta fino al 31 ottobre, alla Casa della Memoria e della Storia di Roma, la mostra fotografica di Pasquale Liguori dal titolo BorGate. Le immagini esposte propongono una veduta contemporanea delle aree cittadine dove in epoca fascista vennero istituite 12 borgate storiche: Acilia, Gordiani, Pietralata, Primavalle, Prenestino, Quarticciolo, San Basilio, Tiburtino 3, Tor Marancia, Trullo, Tufello, Val Melaina. Questi distretti, un tempo distanti e periferici, oggi costituiscono parte integrante del tessuto urbano consolidato di Roma.
L’autore della mostra, curata da Daniele Zedda e promossa da Roma Capitale – Assessorato alla crescita culturale – Dipartimento attività culturali, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, ha eseguito un reportage fotografico realizzato alle prime luci di ogni domenica mattina. Gli scatti raccontano il silenzio apparente delle borgate, consentendo da una parte l’esplorazione di volumi, spazi e strutture, dall’altra la registrazione simultanea dell’umanità non visibile ma assoluta protagonista dei luoghi.
“Nel muovere i primi passi di questo viaggio – afferma Liguori, fotografo napoletano che vive a Roma da 20 anni – mi sono ispirato a un espediente linguistico condotto sul sostantivo Borgate. Immaginandolo composto col suffisso anglosassone gate, l’ho allontanato dall’accezione comunemente scandalistica (come nei casi Watergate o Sexygate) per avvicinarlo al significato tradotto in porta, varco, meglio ancora in uscita fotografica nella parte più viva della città. Per lavoro mi capitava sempre e solo di frequentare centri e sedi istituzionali – prosegue Liguori – zone da cartolina. Io però volevo vedere le borgate contemporanee e comprenderne le trasformazioni umane e sociali”.
La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 20. BorGate è un progetto articolato, che prevede anche una giornata di studi il prossimo 5 ottobre e numerosi altri appuntamenti che andranno avanti fino alla fine dell’anno e tratteranno il tema delle borgate in senso storico, urbanistico, sociologico e culturale.