Stellari le azzurre ai Mondiali di ginnastica artistica. A Stoccarda Asia D’Amato, Desiree Carofiglio, Elisa Iorio, Giorgia Villa, Alice D’Amato e Martina Maggio come riserva vincono il bronzo nella prova a squadre. Non succedeva da 69 anni. Questo podio è solo il secondo in questa specialità nella storia azzurra e per di più avviene nell’anno in cui la Federginnastica compie 150 anni.
Una medaglia che in prospettiva futura lancia segnali più che incoraggianti vista l’età delle ginnaste: quattro hanno 16 anni e la più grande 19. Sono state ribattezzate “Fate” e prima del podio mondiale erano già state campionesse europee junior. La gara è stata vinta dagli Stati Uniti che dominano ormai da diverse stagioni. L’argento alla Russia e al quarto posto la Cina.
“È stata una gara strepitosa, lottata dalla prima all’ultima prova. Avevamo poco da perdere e abbiamo dimostrato che gli errori della qualificazione erano stati casuali. La squadra è giovane, non potrà che crescere. È un risultato meritato” ha commentato il direttore tecnico Enrico Casella.
Le azzurre hanno dedicato la vittoria alle loro famiglie e anche alla squadra maschile che, a differenza loro che sono già sicure di andare a Tokyo, non si è qualificata per i Giochi per mezzo punto.
Una menzione speciale va a Simone Biles. La statunitense ha vinto la sua 21esima medaglia diventando la più premiata della ginnastica artistica di tutti i tempi. Questa straordinaria atleta sembra non avere più confini in questo sport che oltre alle sue vittore la ricorderà anche per i suoi due nuovi salti che portano il suo nome.