Era il 12 maggio 1974 e il goal di Giorgio Chinaglia contro il Foggia sancì la festa biancoceleste per il primo tricolore della Lazio. Appena due anni prima la squadra militava nel campionato di serie B ed era chiamata spregiativamente “Lazietta”. Quella del ‘74 fu un’autentica rivincita della compagine guidata da Tommaso Maestrelli.
Questa sera, quarant’anni dopo, la società fondata nel 1900 e il popolo biancoceleste celebrano l’anniversario del primo scudetto. In 60.000 si ritroveranno all’Olimpico per festeggiare con bandiere, stendardi e striscioni gli idoli di tre generazioni. La festa avrà inizio alle 19.00 con la sfilata dei 3.000 atleti della Polisportiva Lazio, la più grande d’Europa. Alle 20.00, presso lo stadio Olimpico, prima si assisterà al lancio dei paracadutisti e quarantacinque minuti dopo avrà inizio il triangolare che vedrà apposte le due Lazio scudettate più quella del 1987 che scampò in extremis all’onta della serie C.
La manifestazione commemorativa, denominata “Di padre in figlio”, avrà anche l’onere di affievolire il contrasto attuale fra la tifoseria e il presidente Claudio Lotito. L’orgoglio biancoceleste vedrà la partecipazione di Sergio Cragnotti, Eugenio Fascetti, Bruno Giordano, Alen Boksic, Gigi Casiraghi, Giorgio Chinaglia jr, Massimo Mestrelli, Vincenzo D’Amico, Stefano Re Cecconi, figlio dell’indimenticabile centrocampista Luciano, Felice Pulci , Pino Wilson e Giancarlo Oddi. Oltre alle vecchie glorie ci saranno anche i campioni del recente passato: l’ex-capitano Alessandro Nesta, Dejan Stanković, Siniša Mihajlović, l’argentino Juan Sebastian Veron, oltre che gli ex allenatori Roberto Mancini, Delio Rossi, Dino Zoff e Sven Goran Eriksson. Dunque grande attesa del popolo biancoceleste per la storica festa della lazialità.
Emanuele Bianchi