HomeSport Vigilia del derby, la Lazio battezza l’esordio in Europa League. Ultrà polacchi fermati per atti vandalici

Vigilia del derby, la Lazio battezza l’esordio in Europa League. Ultrà polacchi fermati per atti vandalici

di Gianluca Natoli20 Settembre 2013
20 Settembre 2013

Lazio - Legia VarsaviaLa Lazio esegue al meglio il suo compito. All’esordio in Europa League contro il Legia Varsavia, le seconde linee vincono con il minimo sforzo grazie ad un gol di Hernanes. Da oggi si inizia a pensare solamente al derby, in programma domenica pomeriggio (ore 15) all’Olimpico.
Lazio ok. Alla vigilia del match contro i polacchi, Petkovic aveva invitato i suoi a concentrarsi soltanto sul match di Europa League, accantonando per un po’ i pensieri sul derby. E’ stato lo stesso tecnico bosniaco, però, a lanciare messaggi chiari schierando una formazione rimaneggiata: il turnover corposo attuato ieri sera all’Olimpico contro i polacchi non poteva essere solo figlio della necessità di rotazione. Evidente lo sguardo a domenica, che ha spinto Pertkovic a risparmiare i pezzi da novanta come Miro Klose e Candreva. Al loro posto sono subentrati Floccari e Keita. Proprio quest’ultimo, all’esordio con la prima squadra, è stato autore di un match da protagonista: suo il cross col contagiri per Hernanes, in occasione del gol di testa del brasiliano che si sarebbe poi rivelato decisivo ai fini dei 3 punti. Il Legia Varsavia, dal canto suo, si è dimostrata una buona squadra. Primo nel campionato polacco, sembra essere insieme alla Lazio il favorito per il passaggio del turno nel girone J. Più volte ieri sera i polacchi hanno messo in difficoltà i padroni di casa, soprattutto nel primo tempo.
L’altro match del girone ha visto il trionfo del Trabzonspor per 2-1 in casa dei ciprioti dell’Apollon Limassol. I prossimi match si disputeranno il prossimo 3 ottobre, con la Lazio che andrà a fare visita proprio ai turchi.

I tifosi polacchi. Il clima pre-gara non era nato sotto una buona stella. Ieri pomeriggio un gruppo di tifosi polacchi, ubriachi, ha tentato di superare i cancelli di Piazza Venezia per accedere all’Altare della Patria. Altri atti di vandalismo si sono registrati al Colosseo e al Palatino. Le forze dell’ordine sono riuscite a neutralizzare gli assalti, ma molti teppisti sono riusciti a fuggire. Venti i fermi complessivi: i primi cinque sono stati fermati all’aeroporto di Fiumicino, per essersi impossessati di alcuni altoparlanti del veivolo su cui viaggiavano. Altri 4 tifosi del Legia Varsavia sono stati fermati da una pattuglia dei Carabinieri della stazione di Fiano Romano, all’altezza del Casello Roma Nord, perché in possesso di un manganello a molla, 2 cacciaviti e una chiave inglese. Altri 4 ancora sono stati invece bloccati da una volante del commissariato di San Basilio, poiché disponevano di alcuni arnesi «atti ad offendere». Disagi in serata anche sulla metro B, nella zona Eur e all’esterno dello stadio Olimpico. Molti dei tifosi fermati ora rischiano il Daspo: una sanzione che costringerebbe i polacchi destinatari del provvedimento a non vedere più alcuna partita di calcio allo stadio.

Il derby. A Roma è sempre derby. Quando si avvicina l’evento, però, le dichiarazioni prendono il sopravvento. Botta e risposta a distanza tra Hernanes e Gervinho. «Non ci posso fare niente, la partita di domenica la considero sempre una finale –ha detto il centrocampista biancoceleste-. Abbiamo due finali ogni anno. Ora la prima che è domenica, poi ci sarà quell’altra nel girone di ritorno e bisognerà dare tutto e giocare col cuore. Sento la voglia di far bene. Sarà una gara diversa dal 26 maggio, non ci sono dubbi, ma ci teniamo lo stesso a far bene. Al momento dobbiamo cercare di non pensare a quella vittoria e ricominciare da capo, come esercizio mentale». Dall’altra parte, Gervinho, pur essendo arrivato da poco parla già da leader: «So quale attesa c’è. Ho già giocato qualche stracittadina, ma questa è la più sentita. Non dobbiamo ripetere gli errori fatti in passato. Sarà una partita molto intensa ed emozionante e spero che i tifosi ci siano vicini».
Il fischietto designato per il derby della Capitale domenica alle 15 risponde al nome di Rocchi di Firenze.

Gianluca Natoli

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