Una delle ex stelle del calcio internazionale, Eric Cantona, soprannominato “The King”, si cimenta come attore in una serie tv firmata Neflix, “Lavoro a mano armata”, disponibile da qualche giorno.
Sei puntate incentrate sulla storia di un 57enne disoccupato, Alain Delambre, dal passato violento, al quale viene offerta un’imperdibile opportunità di occupazione. Lui stesso crede di aver trovato il lavoro ideale: quello del direttore delle risorse umane in una nuova azienda. Tuttavia non sa ancora che la situazione degenererà, e che questo ruolo lo vedrà protagonista di un pericoloso gioco di potere. Vedremo Cantona pronto a farsi giustizia da solo e a risolvere con la forza, o per mezzo di intrighi, situazioni complesse, così come ha fatto sul campo per circa vent’anni.
La serie è un coinvolgente social – legal – thriller ed è uscita in Francia su Arte (che l’ha prodotta) lo scorso 23 aprile, con un successo mai visto: la migliore audience dell’anno per il canale. Tratta dal romanzo noir di Pierre Lemaitre Cadres del 2010 (tradotto e pubblicato in Italia da Fazi), porta il nome del regista Ziad Doueiri, allievo di Quentin Tarantino e già firma de “L’insulto” in concorso a Venezia nel 2017.
Dopo aver vissuto un’umiliazione dietro l’altra, Alain decide di ribellarsi al sistema delle multinazionali, considerato cinico e amorale. Un sistema disposto a fingere un sequestro per mettere alla prova i manager più fedeli, e che senza battere ciglio è in grado di licenziare 1.250 persone in un colpo solo.
Significativi alcuni dialoghi tra gli attori. “La disoccupazione non giustifica tutto”, cerca di far capire la moglie al protagonista. Che replica senza fronzoli: “Lo crede soltanto chi ha un lavoro.” Che ancora grida alla figlia dentro l’autobus: “Chi cerca lavoro è in guerra. I vincitori sopravvivono, gli altri muoiono”.
La serie definisce progressivamente i contorni di un personaggio sempre più deciso, disposto a tutto, che si forgia sotto il peso delle ingiustizie subìte: caratteristiche in linea con la sua apparenza, il volto barbuto intenso, lo sguardo profondo e determinato, enfatizzato dalle sopracciglia folte.