Da 35 a 28 ore di lavoro settimanali per chi dovrà assistere parenti e bambini. È la conquista ottenuta ieri in Germania dal sindacato Ig Metall, che comprende circa 3,9 milioni di lavoratori del comparto metallurgico. Dopo il braccio di ferro delle ultime settimane, durante le quali aveva anche minacciato uno sciopero di 24 ore, la sigla è riuscita dunque a ottenere uno storico accordo pilota, valido al momento solo per il Land del Baden-Wuerttenberg.
Dal prossimo aprile i circa 900mila lavoratori del settore nella regione avranno diritto a chiedere la settimana corta, per un periodo compreso tra sei mesi e due anni. La diminuzione delle ore di lavoro potrà essere chiesta anche più volte nel corso della carriera. Chi sceglierà questa opzione, tuttavia, vedrà un taglio proporzionale in busta paga, bilanciato solo in parte da otto giorni in più di ferie lavorative. Nell’accordo tra sindacato e aziende rientra anche un aumento della busta paga pari al 4,3%.
I datori di lavoro avranno in cambio la possibilità di estendere la settimana lavorativa da 35 a 40 ore per tutti gli altri dipendenti che ne faranno richiesta. In questo modo ci sarà l’opportunità di introdurre fasce lavorative molto flessibili all’interno di ogni azienda.
Soddisfatto il presidente di Ig Metall, Jörg Hofmann: “L’accordo è una pietra miliare per il mondo del lavoro. La flessibilità non sarà più un privilegio del datore”. Molto probabilmente nelle prossime settimane l’accordo sarà esteso in tutto il Paese agli altri lavoratori aderenti al sindacato. Ma i giornali tedeschi si interrogano su quanti saranno i dipendenti a fare richiesta della settimana corta, alla luce del taglio del salario che ne conseguirà.