Le istantanee di un grande maestro che ha accompagnato la storia della fotografia del novecento arrivano a Roma per essere esposte nella suggestiva cornice dell’Ara Pacis. La mostra è una retrospettiva dedicata ad Henry Cartier-Bresson, realizzata dalla fondazione omonima in collaborazione col Centre Pompidou di Parigi per commemorare il decennale della morte del fotografo francese. L’esposizione raccoglie oltre 500 opere e non si limita alla fotografia: sono raccolti infatti film, disegni e dipinti che Cartier-Bresson realizzò nella sua poliedrica carriera. La mostra, inaugurata lo scorso 26 settembre, rimarrà aperta ai visitatori fino al 25 gennaio.
Più intima e autobiografica è invece la raccolta di fotografie realizzate da Dennis Hopper ed esposte alla Gagosian Gallery di Roma fino all’8 novembre. Hopper non è certo noto al grande pubblico per le fotografie, che ricoprono un aspetto marginale della sua personalità artistica. Tuttavia la mostra regala documenti inediti sull’ambiente artistico degli anni ‘60 fissati da un testimone d’eccezione. Hopper, che fu grande appassionato e collezionista d’arte, ritrae alcuni dei suoi colleghi-star delle arti figurative come Andy Warhol, Ed Ruscha e Claes Oldenburg.
La seconda parte dell’esposizione è quella detta Drugstore Camera, dal nome dei laboratori di sviluppo fotografico tipici dei centri commerciali americani. In questa serie gli scatti faranno la felicità dei cinefili, che potranno addentrarsi nei backstage dell’attore e sceneggiatore statunitense, e seguirlo attraverso il deserto del New Mexico dove girò Easy Rider.
Raffaele Sardella