HomeCronaca Lampedusa, 130 i morti, si cercano altri corpi. Il parroco “E’ stata una mattanza”

Lampedusa, 130 i morti, si cercano altri corpi. Il parroco “E’ stata una mattanza”

di Alessandra D'Acunto04 Ottobre 2013
04 Ottobre 2013

migrantiNella giornata di lutto nazionale che l’Italia sta vivendo per la tragedia di Lampedusa, mentre continuano, con qualche difficoltà per il mare mosso, le operazioni di recupero dei corpi intrappolati sotto lo scafo del barcone di migranti naufragato ieri, si affastellano commenti e opinioni di leader politici e istituzioni e iniziative per evitare che stragi simili possano ripetersi. A partire dalla proposta di un premio Nobel per la pace da assegnare a Lampedusa, come ha chiesto stamattina il ministro Alfano ma come avevano già richiesto al Corriere della Sera numerosi lettori (l’idea è stata poi ripresa dal settimanale L’Espresso, che ha lanciato una raccolta di firme), comunicando un sentimento collettivo di ammirazione verso lo sforzo che non solo in queste ore ma da anni l’isola compie a sostegno degli immigrati.
Sul fronte internazionale, il portavoce dell’Alto commissariato Onu per i diritti umani Navi Pillay ha commentato la decisione di indire una giornata di lutto come “un grande e apprezzato cambiamento  nell’atteggiamento delle autorità italiane”, elogiando in particolare “il ruolo guida svolto dal ministro Kyenge e dalla presidente della Camera Boldrini”. Una dichiarazione che ha provocato qualche polemica nell’ ambiente politico romano.
Molti quotidiani esteri stanno riportando la notizia, Le Monde parla in prima pagina di “indifferenza colpevole dell’Europa” e di “incapacità  dell’Unione di rispondere alle sfide dell’immigrazione”. Intanto lunedì prossimo la sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo si aprirà con un minuto di silenzio per commemorare le vittime. Il presidente dell’Aula Martin Schulz ha parlato di “problema europeo” e ha chiesto agli altri Paesi dell’Unione di non lasciare sola l’Italia.
“E’ una mattanza che va fermata. La Comunita’ Europea e il governo italiano devono mobilitarsi, servono risposte per evitare queste tragedie. Serve un cordone umanitario”. Sono le parole di Don Stefano, il parroco della Chiesa di San Gerlando di Lampedusa. Al momento, i numeri ufficiali e ancora provvisori della strage, secondo i dati delle Capitanerie di porto cui spetta il coordinamento dei soccorsi in mare, sono di 111 e 155 migranti salvati.

Alessandra D’Acunto

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