Si chiama Libro Fuori-Classe, il progetto che coinvolge un milione e mezzo di studenti delle scuole superiori impegnati, prima del diploma, nell’Alternanza Scuola-Lavoro. L’obiettivo è quello di offrire ai giovani la possibilità di affacciarsi al mondo dell’imprenditoria del libro, dalle case editrici alle librerie e biblioteche. Tutto questo grazie al contributo di ben 200 imprese aderenti dislocate sul territorio nazionale, in contatto con le scuole.
Secondo il programma dell’iniziativa, attiva dal 9 gennaio, una parte delle ore destinate all’Alternanza Scuola-Lavoro saranno impiegate in attività da sviluppare in classe o in laboratorio, integrate con diversi percorsi didattici sul mestiere dell’editore, l’editing del libro, e le proprietà intellettuali. Il tutto, arricchito dalle esperienze direttamente sul posto di lavoro. Nel futuro dell’iniziativa inoltre, c’è anche il progetto di far avviare e gestire una biblioteca scolastica ad ogni istituto. Le informazioni per le scuole, il materiale didattico e l’elenco del soggetti aderenti, sono pubblicati sulla piattaforma www.librifuoriclasse.com.
Il protocollo d’intesa tra il Miur, l’Associazione Italiana Editori (Aie), l’Associazione Librai italiani (Ali Confcommercio) e l’Associazione italiana Biblioteche (Aib), è stato firmato dalla ministra dell’istruzione Valeria Fedeli, oltre che dai presidenti delle tre associazioni promotrici. “Spingiamo molto sulla lettura e questo protocollo può essere un elemento qualificante nell’acquisizione di nuove competenze, – ha sottolineato la ministra, – gli studenti potranno conoscere l’intera filiera del libro, comprenderne i meccanismi, entrare in contatto con tutte le personalità legate al mondo del libro. Si tratta di uno straordinario momento formativo e di apprendimento attivo”. E infine, ha ringraziato le aziende aderenti: “il Paese vi deve ringraziare perché vi siete assunti una responsabilità sociale: contribuite al sistema formativo dei nostri ragazzi”.