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celebra i suoi primi
ottant’anni di formazione

L’Accademia Silvio D’Amico
celebra i suoi primi
ottant’anni di formazione

di Michela Eligiato27 Ottobre 2016
27 Ottobre 2016

“Questa «moderna scuola nazionale di arte scenica, centro di preparazione insieme tecnica e culturale» trova in questo la ragione della sua necessità, l’affermazione della sua indiscutibile validità”. A scrivere è  Andrea Camilleri, sul Sipario del gennaio 1937, riferendosi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica che all’epoca diventava maggiorenne. Oggi invece compie 80 anni di prestigiosa formazione. Fondata nel 1936 dallo studioso e critico teatrale Silvio D’Amico, l’Accademia che porta il suo nome, fu pensata come un laboratorio creativo dove formare una nuova figura professionale, quella del regista, all’epoca non ancora affermata in Italia. Ad oggi, è l’unica istituzione nazionale per la formazione teatrale e cinematografica che rilascia un titolo di studio di livello universitario. L’Accademia romana è sostenuta dal Ministro dell’Istruzione e dal Ministro dei Beni e delle attività culturali, che ieri erano presenti per la celebrazione.
A partire dalle 17.30, dopo aver consegnato i diplomi agli allievi del terzo anno, il Presidente dell’Accademia Salvatore Nastasi e del Direttore Daniela Bortignoni hanno annunciato i vincitori dei premi SIAE 2016. Insieme a quest’ultima da anni collaborano per promuovere la drammaturgia italiana stimolando lo sviluppo creativo dei giovani talenti italiani.
Questa importante manifestazione è stata l’occasione per ribadire la centralità della formazione e della ricerca in ambito artistico e culturale e, soprattutto, investire e supportare i sogni di tanti giovani che vogliono inserirsi in questo campo, definito dai molti, “insidioso”.
Per questo motivo, dopo i suoi primi ottantanni, l’Accademia Silvio D’Amico riparte con dei progetti ancora più ambiziosi, tra cui quello di diventare vero e proprio corso universitario e di creare una compagnia dei giovani dell’Accademia per i neo-laureati.
Di sicuro vanta già un curriculum impeccabile, avendo formato talenti italiani celebri in tutto il mondo, da Vittorio Gassman ad Anna Magnani, da Nino Manfredi alla più giovane Nicoletta Braschi. Proprio quest’ultima,iscrittasi all’Accademia nel 1980, in un’intervista al Corriere, definisce gli anni della formazione “i suoi giorni felici che lì ha trascorso con tanta gratitudine”.

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