HomeCronaca L’abbraccio di Amanda e Raffaele a New York. Sollecito su Facebook: “Mi servono 500mila dollari per il nuovo processo”

L’abbraccio di Amanda e Raffaele a New York. Sollecito su Facebook: “Mi servono 500mila dollari per il nuovo processo”

di Claudio Paudice21 Giugno 2013
21 Giugno 2013

Un abbraccio tra due giovani (di nuovo) imputati. La foto apparsa in prima pagina sul tabloid londinese Daily Mirror, che ritrae Amanda Knox e Raffaele Sollecito in un abbraccio appassionato per le strade di New York, solleva un vecchio dubbio: i due ex fidanzati al centro del giallo di Perugia, sono tornati insieme?  L’incontro è avvenuto all’indomani dell’uscita delle motivazioni della Corte di Cassazione. I giudici di piazza Cavour nel marzo scorso avevano annullato la sentenza della Corte d’Assise d’Appello che aveva assolto i due imputati per l’omicidio di Meredith Kercher. Il processo insomma è da rifare. Ma il giallo di Perugia si colora di nuove sfumature.

Il dubbio principale è se Amanda e Raffaele torneranno in Italia per il nuovo procedimento giudiziario, soprattutto lei, considerato che ottenere l’estradizione dagli Usa sarebbe particolarmente complicato. Amanda, dal canto suo, rifiuta di commentare la sentenza della Cassazione. E non ha confermato o negato le voci secondo cui intenderebbe restare in America. Al suo posto ha parlato Edda, sua madre: “Abbiamo bisogno di parlare con i nostri avvocati”. Segue a stretto giro Sollecito: “Adesso abbiamo un sacco di cose da fare, dobbiamo pianificare tutto”. Innanzitutto il giovane di Giovinazzo deve trovare i soldi per affrontare un nuovo processo. Per questo ha lanciato su facebook una raccolta di fondi per affrontare il processo-bis: “Non ho più risorse per combattere quest’ingiustizia, non voglio mollare solo per questioni finanziarie”. “La situazione è dura per me – è il testo del messaggio – sono molto preoccupato e non sono in grado di assumere esperti e pagare i compensi dei miei avvocati”.  L’obiettivo è raggiungere il mezzo milione di dollari, per ora ne ha raggranellati soli 600.

Sul rischio che possa decidere di non tornare in Italia dagli Stati Uniti dove si trova adesso, suo padre Francesco Sollecito, in un’intervista rilasciata al quotidiano Repubblica, sembra non aver dubbi: “Resterà in America, dove è andato a trovare i suoi zii del New Jersey, per una, al massimo due settimane. Al processo, se è questo che volete sapere, ci sarà. Anche se per noi inizia un nuovo calvario”. Per il padre, Raffaele “non ha più un futuro. Anche se venisse assolto, chi lo assumerebbe con la paura che possa essere di nuovo arrestato? Gli hanno messo addosso un marchio. La mia speranza ora è che i giudici accertino una volta per tutte che mio figlio non c’entra nulla con la morte della povera Meredith Kercher”.

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