ROMA – Un racconto dell’Italia rurale inedito e particolareggiato, “i cui sentimenti e temi vengono resi universali e attuali”. Sono queste le motivazioni che hanno portato Vermiglio a competere nella selezione per l’Oscar come miglior film internazionale.
Sarà infatti l’opera di Maura Delpero a concorrere per l’ambitissima shortlist, che includerà i quindici migliori film internazionali selezionati dall’Academy e che sarà resa nota 17 dicembre 2024. Il lungometraggio, già premiato a Venezia con il Leone d’argento, ha avuto la meglio su ben 18 titoli in lizza. Tra i grandi esclusi spiccano nomi entrati nell’Olimpo del cinema italiano, uno su tutti quello di Paolo Sorrentino, che con la sua ultima fatica Parthenope era già considerato dagli appassionati come favorito. “Sono molto contento che l’Italia abbia scelto Vermiglio e lo dico con assoluta sincerità – ha commentato il regista campano dopo la notizia, spiegando che – Vermiglio è un ottimo film e io auguro a Maura Delpero un lungo e bel cammino in questa avventura memorabile che è la corsa all’Oscar”.
La notizia della candidatura non sembra aver intaccato l’equilibrio di Maura Delpero che nonostante la gioia ha sottolineato: “Sono una outsider, insieme a Vermiglio ci saranno film meravigliosi da tutto il mondo ed è difficile dire come finirà, ma – ha continuato la regista, di cui Vermiglio rappresenta il secondo lungometraggio – io vado avanti sapendo di aver lavorato sodo, di essere serena, di avere tanti feedback positivi dagli spettatori. Ho vissuto come donna, estranea al mondo del cinema, limitazioni tremende e guadagnato però un mio baricentro”.
Il film, girato nel paesino di Vermiglio in Val di Sole, è uscito giovedì 19 settembre sul grande schermo con Lucky Red. Come spesso accade, al netto del premio della giuria a Venezia e della generale curiosità del pubblico, la distribuzione della pellicola – disponibile inizialmente solo in 28 sale in tutta la penisola – ha scatenato un’ondata di critiche tra i cinefili, spaventati dalla possibilità che come avvenuto per La Chimera di Alice Rohrwacher, il film possa risultare un successo per la critica senza però beneficiare dei proventi del botteghino. La speranza è che la partecipazione alla shortlist possa cambiarne il destino.